SANTARPINO. Torna a S.Arpino, con la campagna elettorale,anche l’emergenza rifiuti.
Il paese afferma il coordinatore del Pd, Giovanni D’Errico è inondato non solo da manifesti in ogni luogo e in ogni spazio e al di fuori di qualsiasi controllo, ma da tantissimi cumuli di immondizia per l’intero territorio. E la raccolta della plastica langue da 15 giorni. Vuoi vedere che saremo costretti a rimpiangere Spanò, pur con tutti i limiti gestionali dimostrati ed i ritardi accumulati nell’affrontare la gestione dei rifiuti? Certamente in questa vicenda, come in altre, pesa anche la spaccatura verticale tra il sindaco ed il vice-sindaco, con la conseguente revoca d’imperio di tutte le deleghe e dell’incarico di assessore delegato a quest’ultimo. Ma la situazione dei rifiuti è anche la cartina di tornasole di un disordine amministrativo-gestionale della compagine guidata dal candidato dell’Udc. E di tale disordine arrivano non pochi segnali: dall’annullamento della gara per la refezione scolastica alla scuola dell’infanzia al malcontento quotidiano dei lavoratori della Multiservizi; dalle critiche dell’ex capogruppo Ernesto Capasso sulla gestione dell’Unione dei Comuni alla delusione dei cittadini per le promesse non mantenute e sui quali, senza che ne siano informati, sta per cadere un altro bel regalo, quello della privatizzazione dei tributi con conseguente rischio di aumenti dei balzelli per gli ignari cittadini.
C’è bisogno ha concluso D’Errico di un forte consenso all’opposizione, di sostenere il candidato del Partito Democratico, c’è bisogno di prendere coscienza delle insufficienze e dei limiti dell’attuale capo della maggioranza, del suo assoluto disinteresse per i problemi reali e generali del Paese e di una gestione dell’amministrazione improntata ad una logica padronale-clientelare. E’ ora di dire basta. E’, possibile punire con il voto del 28 e 29 marzo gli autori di tale superficiale e clientelare gestione della cosa pubblica. E noi facciamo appello alla gente, ai cittadini con i quali da sempre abbiamo lavorato e che sanno che il nostro impegno è costante e quotidiano, disinteressato e rispettoso della loro dignità.