“Finalmente l’amministrazione comunale ha interrotto il suo letargo e sembra aver compreso che con il taglio degli immobili in affitto si può dare una vera e propria boccata d’ossigeno alle finanze pubbliche della nostra città”.
Lo dichiara in una nota il capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale ad Aversa Marco Villano: “E’ positivo che l’assessorato al patrimonio stia valutando un trasferimento dell’ufficio acquedotto dall’attuale sede, le cui carenze sono state spesso denunciate sulla stampa da cittadini e operatori ma credo che sia giusto valutare bene dove trasferire gli uffici dell’orientamento professionale della Regione perché in questa città gli spazi per la cultura andrebbero moltiplicati e non cancellati. Non dimentichiamo che Palazzo Gaudioso fu ristrutturato per ospitare un museo civico e che poi si decise di trasferire lì la biblioteca comunale, museo civico non più realizzato con buona pace della nostra storia e della presunta vocazione turistica della città di cui tanto abbiamo parlato in campagna elettorale”.
“Auspico quindi – aggiunge Villano – l’avvio di un censimento di tutti gli immobili in affitto e le proprietà comunali per razionalizzare le uscite e offrire servizi al cittadino sempre più efficienti. Noi della minoranza abbiamo già iniziato a fare un lavoro di questo tipo e già nelle scorse settimane, a seguito di un sopralluogo nella struttura, abbiamo presentato una proposta per risparmiare 40mila euro all’anno tagliando l’affitto dell’archivio di via Nobel che ormai il comune paga sin dal 2001. Nella nostra visita, tra l’altro, abbiamo riscontrato una serie di carenze alla struttura che non sembra un archivio degno di tal nome ma un semplice deposito di carte in cui è difficile orientarsi. Noi riteniamo che questa spesa possa essere tagliata e nella nostra proposta abbiamo scelto di destinare i fondi risparmiati all’abbattimento delle barriere architettoniche. Sono tanti, infatti, in città gli ostacoli alla mobilità in tranquillità e sicurezza delle persone con disabilità che interventi del genere non possono essere più procrastinati. Aversa deve essere una città inclusiva, a misura di tutti”.