Natale, Avion Travel in concerto

di Redazione

 CAPUA. L’Amministrazione Comunale e il comitato “Capua Città di Eventi” con Raffaele Modugno e don Gianni Branco, che vede insieme realtà del territorio e Pro Loco, …

…esprimono gratitudine alle vive potenzialità che stanno rendendo e renderanno possibili momenti di intensa partecipazione e spensieratezza per la collettività capuana come da “A’Nuttat” a “Natale a Capua”. Dopo i successi riscossi con il Gran Bazar di Natale al chiostro dell’Annunziata, il concerto di Eugenio Bennato con l’Orchestra Popolare Casertana, e “Tu scendi dalle stelle” nella chiesa S.S. Rufo e Carponio con Natale in versi e musica di Franco Mantovanelli, il 25 dicembre, per le strade della città con inizio alle ore 11.00, sarà la volta di “Caro Babbo Natale” animazione e musica per la gioia dei più piccini.

Il 26 dicembre, poi, nella chiesa S.S. Rufo e Carponio, con inizio alle ore 18.30 gli Avion Travel faranno conoscere il loro cd “Nino Rota: l’Amico Magico”, interverrà la giornalista Marinella Carotenuto. Gli Avion Travel – è ricordato nel comunicato dell’Ufficio Stampa del Comitato “Capua Città di Eventi” – rendono omaggio a Nino Rota, grande compositore del ‘900, “l’amico magico” come amava definirlo Fellini. L’incontro nell’ambito della manifestazione Natale a Capua promosso dal Comitato “Capua Città d’Eventi”, è a cura della libreria Uthòpia e della Cooperativa Capuanova.

Paolo Conte, Peppe Servillo, Fausto Mesolella e Mimì Ciaramella tornano con un disco che riunisce brani tratti dalle colonne sonore dei film che hanno fatto la storia del cinema italiano a cui Nino Rota, compositore in grado di spaziare tra generi e stili, passando agilmente dalla musica ‘colta’ a quella popolare, ha dedicato un repertorio che è ormai entrato a far parte della memoria collettiva, come “La dolce vita”, “Il Padrino II”, “Amarcord , “8 e ½” . Gli Avion Travel rielaborano e reinterpretano alcuni brani di Rota di cui ricorre il 30esimo anniversario della morte.

“Quanti poeti ha incontrato Nino Rota: dalla Morante a Zanzotto, da Amurri a Wertmuller. Poche e preziose parole – ha ricordato Peppe Servillo – per le sue melodie essenziali e semplici. Le lingue e i dialetti di questi autori suonano e raccontano un’ Italia del ricordo e di sempre grazie alla magia di Nino che liberamente sonda il patrimonio della nostra musica. Rota ci porge tutto questo con leggerezza destinando il senso del proprio lavoro ad un tempo lungo nel quale non siamo e non saremo i soli interpreti che lo amano e lo cantano”.

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