Aversa – Dodicesimo anno di vita per il “Premio Bianca D’Aponte” dedicato alle donne che si cimentano nell’agone musicale come cantautrici.
Tra quelli definiti artigianali, perché non si avvalgono di contributi regionali, provinciali, comunali o statali, è quello di più lunga durata e negli anni non ha registrato diminuzione nell’interesse delle giovani aspiranti cantautrici che vi partecipano registrando, anzi, sempre più numerose richieste di partecipazione ad una gara in cui la lotta per la vittoria non c’è perché, a detta delle finaliste dell’ultima edizione, le partecipanti considerano già una vittoria l’essere nella rosa della dieci finaliste.
Per capire il perché abbiamo seguito il premio nelle fasi di preparazione, intervistando anche il patron Gaetano D’Aponte.