CAPUA. Tre operai sono morti in un incidente sul lavoro avvenuto a Capua, nel casertano.
Le vittime, dipendenti della ditta “Errichiello” di Afragola (Napoli), stavanoprovvedendo al montaggio di un ponteggio per la manutenzione ordinaria di una cisternadell’azienda farmaceutica “Dsm” (ex Pierrel) situata sulla strada provinciale che da San Tammaro porta a Capua.
Secondo una prima ricostruzione, i tre sarebbero stati investiti dalle esalazioni provenienti dalla stessa cisterna, probabilmente dovute ad un processo di fermentazione innescatosi quando gli operai l’hanno aperta. Due sarebbero stati colti immediatamente da malore mentre il terzo avrebbe tentato di soccorrerli finendo, però, nel fondo della vasca privo di sensi. Quandoè scattato lallarme per i tre non cè stato più nulla da fare.
I corpi senza vita erano distanti tra loro: due sono stati, infatti, rinvenuti quasi in superficie mentre il terzo era nel fondo del silos alto circa 12 metri. Per estrarre il cadavere, infatti, è stato necessario che i vigili del fuoco si calassero con particolari attrezzature all’interno della cisterna. “Non si sa, però, se abbiamo o meno respirato fumi tossici e che cosa abbia tolto loro l’ossigeno – ha detto l’ingegnere dei Vigili del fuoco Giovanni Dedona – quando i cadaveri sono stati esaminati dal medico del 118 è stato appurato che si è trattato di asfissia”. “L’impianto era fermo da circa un mese – ha aggiunto Dadona – ulteriore elemento che rende poco chiare le cause di quanto avvenuto”.
Sul posto, oltre ai carabinieri della locale compagnia e i vigili del fuoco, è giunta da Napoli anche una squadra di specialisti Nbcr, (Nucleo Batteriologico Chimico Radioattivo) per i rilievi.Le indagini sonocoordinate dal sostituto procuratore della procura di Santa Maria Capua Vetere, Donato Ceglie.
Una delle tre vittime si chiamava Giuseppe Cecere, 53 anni, sposato e padre di tre figli, residente non molto lontano dal luogo della tragedia. Gli altri due operai morti sono Antonio Di Matteo,63 anni, di Macerata Campania (Caserta) e Vincenzo Russo, 43 anni, di Casoria (Napoli).
IL CORDOGLIO DI ZINZI. “Il terribile incidente sul lavoro che si è verificato stamani a Capua ci lascia sgomenti. Siamo vicini alle famiglie dei tre operai deceduti in questo momento di immenso dolore”. Questo il commento del presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, che al momento dell’incidente era alla festa nazionale dell’Unione di Centro di Chianciano Terme (Siena), ma ha subito lasciato la località toscana per fare rientro a Capua. “E’ inaccettabile – ha aggiunto Zinzi – che ancora oggi si muoia sul lavoro con una frequenza impressionante. Questo dramma ci impone di rendere ancor più severi i controlli e le attività di prevenzione necessarie a porre fine a queste interminabili tragedie”.
NAPOLITANO.”Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una giornata funestata da più infortuni sul lavoro, a Pistoia e a Capua, nellesprimere la commossa partecipazione al dolore delle famiglie e delle comunità colpite, raccoglie la diffusa indignazione per il ripetersi di incidenti mortali causati da gravi negligenze nel garantire la sicurezza dei lavoratori in operazioni di manutenzione nei silos simili a quelle che già più volte in precedenza hanno cagionato vittime”: è quanto si legge in una nota del Quirinale. “Il Capo dello Stato – conclude la nota – confida nella rapidità e nel rigore degli accertamenti da compiere e nella definizione delle normative di garanzia da adottare e far rispettare”.
REGIONE.
Il presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano, a nome dell’Assemblea campana, “si stringe con profonda commozione intorno alle loro famiglie e ai loro colleghi. Oggi, per l’intera regione e soprattutto per il Casertano e per Capua è un giorno di grave lutto. La Campania, malgrado gli sforzi fatti in termini legislativi, continua purtroppo a contare le sue vittime sul lavoro segno che di strada da percorrere ce n’è ancora tanta. Sul fronte delle norme, ma evidentemente anche e soprattutto su quello della loro applicazione. Problematiche sulle quali, al di là del lavoro di chi dovrà accertare le responsabilità del caso, le istituzioni tutte, ed in primo luogo il Consiglio regionale, sono chiamate ad un impegno che deve essere, evidentemente straordinario”.
IL SINDACO. Il sindaco di Macerata CampaniaLuigi Munno: Sono cose di una gravità assoluta e ancora una volta si ripetono situazioni di mancanza di prevenzione. E assurdo morire in questo modo, siamo tutti scioccati. Il ministro Sacconi ha detto che organizzerà un tavolo di lavoro inerente la prevenzione, ma questo certamente non è il primo caso che vede al centro dellattenzione le cisterne. Sono rimasto colpito dalla morte di Antonio, lamministrazione comunale è vicina alla famiglia Di Matteo, abbiamo perso un onesto lavoratore, un padre di famiglia esemplare. E per quanto è accaduto abbiamo deciso, di concerto con gli organizzatori, di rimandare il motoraduno a Caturano che si sarebbe dovuto svolgere questa sera, proprio nei pressi dellabitazione del compianto operaio.
PIERREL CHIARISCE. L’incidente in cui sono morti tre operai a Capua non è avvenuto all’interno dello stabilimento della Pierrel ma in un’altra azienda. Lo sottolinea in una nota la Pierrel S.p.A. che “unendosi al dolore delle famiglie colpite dalla tragedia di Capua – si legge nel comunicato – precisa che l’incidente di questa mattina non è avvenuto presso il proprio stabilimento bensì presso lo stabilimento della multinazionale olandese Dsm S.p.A., che con Pierrel non ha da anni alcun tipo di legame”.