Lampedusa – Salvataggio di migranti nel canale di Sicilia dove un barcone è semiaffondato.
Il naufragio è avvenuto nella giornata di lunedì. Fonti locali hanno riferito che sono 129 le persone tratte in salvo mentre sono 6 i corpi senza vita recuperati dalle acque. Molti i dispersi.
Le condizioni meteorologiche non hanno facilitato le operazioni di salvataggio a causa di un mare in tempesta.
Ad intervenire, a circa 30 miglia dalle coste libiche, è stata una petroliera, che ha avvistato i profughi e ha lanciato l’allarme alla centrale operativa della Guardia costiera italiana che ha coordinato i soccorsi inviando nella zona diverse altre unità. Al loro arrivo, i soccorritori hanno individuato 15 persone in mare che sono state immediatamente salvate.
Intervenuta anche la Aquarius, la nave della Ong italo-tedesca Sos Mediterranee, che ha tratto in salvo altri 114 migranti. All’arrivo della Aquarius i passeggeri dell’imbarcazione hanno cominciato a lanciarsi in acqua. Tra i naufraghi anche 24 minori, tra cui tre bambini sotto i 5 anni, e 8 donne.
“Siamo arrivati alle 2 del pomeriggio – ha raccontato Mathias Menge, coordinatore della squadra di Ricerca e Soccorso dei Sos Mediterranee – e subito abbiamo iniziato a distribuire i giubbotti di salvataggio e altri dispositivi di galleggiamento. Più tardi i sopravvissuti ci hanno detto che il loro gommone era partito dalla Libia alle 2 del mattino e dopo due ore dalla partenza aveva iniziato a imbarcare acqua. Quando la Aquarius è arrivata, la loro imbarcazione stava cominciando a sgonfiarsi. Abbiamo fatto tutto il possibile, ma purtroppo sei persone hanno perso la vita in questa tragedia”.
In totale, solo nella giornata di lunedì sono stati salvati 550 migranti nel corso di cinque operazioni di soccorso coordinate dalla centrale operativa di Roma. I migranti si trovavano a bordo di 5 gommone differenti.