Cesa, il Comune aderisce alla rete “Mafia Free”

di Redazione

Cesa – “Comune libero dalle mafie”: è questo è il senso della delibera di giunta comunale approvata dall’esecutivo guidato dal sindaco Enzo Guida. In tal modo l’ente intende aderire alla rete dei comuni “Mafia Free”, nell’ambito del “Progetto Angelo Vassallo”. E’ questo una sorta di marchio dei comuni che si impegnano a realizzare le prescrizioni antimafia e che sono disponibili a fare rete.

Il progetto in questione ha anche lo scopo di essere da supporto a quei comuni che possono subite dei tentativi di infiltrazione mafiosa. Il progetto “Progetto Angelo Vassallo – la rete dei comuni Mafia Free” portato avanti dalla “Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore” prevede in capo al Comune un impegno a rispettare un decalogo, sottoponendosi agli eventuali controlli della Commissione che è un organo di controllo costituito da un Prefetto e da quattro probiviri nominati da Rete Comuni Mafia Free e da Fondazione Angelo Vassallo.

I contenuti del decalogo, cui i comuni devono attenersi, è un insieme di norme che permettono di rendere difficile la presenza di infiltrazioni mafiose negli apparati comunali e massimamente infruttuosa sul territorio. Impegna l’Amministrazione comunale a, ove possibile, non indire bandi di gara al ribasso; evitare scrupolosamente il conflitto di interessi, affidando forniture e/o interventi professionali ai famigliari di Assessori e Consiglieri; non assumere persone condannate in primo grado per corruzione 318, 319, 319ter, 320 C.P., concussione 317 C.P., abuso d’ufficio 323 CP, concorso esterno 416ter e associazione mafiosa 416bis nel personale del Comune, in quello delle partecipate.

Non intrattenere rapporti commerciali e di collaborazione con ditte rappresentate da persone condannate come sopra. Perciò che riguarda i sindaci e gli amministratori, qualora gli ascendenti di primo grado siano stati condannati, si chiede una pubblica dichiarazione di estraneità; promuovere, ove possibile, una rotazione periodica del personale dirigente; agevolare i locali che rifiutano l’installazione di giochi e macchinette mangiasoldi e ostacolare l’apertura di negozi “compro oro”; dotarsi, non appena possibile e ove non sia stato ancora adottato, di un piano regolatore che privilegi l’utilizzo intelligente e rispettoso del territorio, promuovendo il recupero dei centri storici, la conservazione del patrimonio urbanistico presente nonché proponendo l’Ente Comune quale detentore di un diritto di prelazione sull’acquisto di immobili di pregio; affidare i terreni incolti a giovani agricoltori e/o a cooperative sociali che ne facciano richiesta;  promuovere la differenziata con ogni mezzo, anche con ritiro a domicilio; offrire la massima collaborazione al Prefetto e alle Forze dell’Ordine segnalando ogni situazione anomala e meritevole di attenzione; dotarsi di un piano anticorruzione ed osservarlo.

“Con questa delibera – spiega il sindaco Guida – aderendo alla rete dei comuni mafia free sottoponiamo la nostra attività amministrativa a degli organi esterni, affinché valutino il nostro operato in termini di correttezza e trasparenza”.

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