“Il viaggio è finito, sarà doloroso, ma non si torna indietro. Ora ci dedichiamo alle nostre famiglie” hanno detto i Pooh annunciando il loro ultimo concerto in programma il 30 dicembre a Bologna, che chiuderà in pompa magna quest’anno trionfale di celebrazioni e festeggiamenti del cinquantennale di carriera.
“Abbiamo portato la nave in porto… e senza rimorchiatore” ha detto ancora la band icona della musica italiana. Ma prima di dire addio alla musica, la band sarà protagonista ancora di sei concerti ad Acireale, Caserta, Torino, Roma, Milano, Treviso. E il gran finale in programma a Bologna sarà trasmesso eccezionalmente in diretta via satellite al cinema in oltre 200 sale, per permettere ai fan di tutta Italia di assistere alla memorabile serata.
Un addio che mescola soddisfazione, tristezza ed orgoglio. “Un anno fa, dopo la reunion, siamo partiti dal concerto a San Siro pensando di fare solo quello e poi Roma e Messina…” racconta Roby Facchinetti, “e poi invece ne sono arrivati molti altri…sembrava fosse sempre l’ultimo… Questa reunion e questa tournèe però sono davvero il nostro ultimo viaggio. Intravedo il porto e non è una bella sensazione, perchè 50 anni non si possono cancellare così. Si sente il dolore di questa chiusura, ma ormai non si può più tornare indietro, questa è stata la decisione e questa sarà.. costi quel che costi”. E poi cita Valerio Negrini: “Ho imparato a dirti amore quando ormai c’era da andare”.
Per Red Canzian però oltre al dolore, c’è anche l’orgoglio: “Voglio dare una chiave di lettura diversa a questo momento malinconico. La malinconia deve essere stemperata dal grande orgoglio per aver portato in porto la nave, ma con le luci accese e senza rimorchiatore”, e aggiunge: “Questo viaggio è stato importante, ci ha fatto crescere ed è questione di dignità avere il coraggio di fermarsi quando tutto va bene. Per la prima volta riprenderemo in mano la nostra vita, però chiudere in questa maniera darà onore al nostro marchio, e mi auguro che, come dice sempre Roby alla fine dei concerti, la nostra musica continui anche dopo di noi”.
Anche Stefano D’Orazio si associa: “Scendiamo dal palco con le luci accese. Siamo arrivati sani al porto e questo è molto più importante che scendere dal palco. Tutto deve finire. Addirittura i Pooh…” dice scherzando. E Riccardo Fogli ringrazia i “4 ragazzacci” per il viaggio bellissimo fatto con loro: “Poi torneremo dalle nostre mogli, sarà meglio andare a casa e dire loro che tutto può tornare come prima”, scherza il cantante.