SANTARPINO. Elpidio Del Prete, candidato del Partito Democratico nel collegio per le provinciali SantArpino-Orta di Atella, a poco meno di una settimana dallesito delle operazioni di voto, …
… esprime la piena soddisfazione del risultato acquisito e ringrazia tutti i cittadini che hanno posto fiducia in lui con il voto e tutti i dirigenti del Pd che sono stati al suo fianco sostenendolo politicamente e moralmente. I numeri parlano da soli, sottolinea lapidario lo stesso Del Prete, che poi aggiunge: I circa 2200 voti raccolti, sono la chiara dimostrazione che la gente ha premiato limpegno e la serietà di un progetto politico, di un partito e di una persona. Un risultato ancora più straordinario se si fanno una serie di considerazioni politiche: – In primo luogo, la consistente defezione di una parte del Partito Democratico di Orta di Atella che ha dirottato più di 1500 voti al candidato della lista Moderati per Stellato. La candidatura di questultimo, dirigente del Pd, si è rivelata sin dallinizio fuorviante e inopportuna perché ha chiaramente indebolito quella del candidato ufficiale di collegio dei Democratici, facendo di fatto venir meno lelezione del consigliere provinciale nel nostro collegio. Nonostante ciò il sottoscritto ad Orta ha raccolto circa 900 consensi.
A SantArpino, dove di fatto svolgo quotidianamente la mia attività politico amministrativa, sono stati candidati nomi per nulla secondari nella scena politica locale, quali il sindaco pro tempore, il vice sindaco e il consigliere regionale uscente, nonostante ciò il nostro partito ha tenuto considerevolmente conquistando nella graduatoria finale dei più votati alle provinciali la seconda postazione con 1286 voti pari al 16,71%.
Sempre a SantArpino va considerata la parte del Partito Democratico, che facendo parte della compagine amministrativa locale, ha votato per le regionali il Pd, mentre per le provinciali il candidato dellUdc.
Ultima considerazione, sempre a SantArpino, cosa molto grave e dispiace rilevarlo, allinterno del Partito democratico cè stato il gravissimo comportamento di chi facendo finta di essere fedele alla linea della sezione poi nei fatti in maniera ambigua ha, ancora una volta, dato prova di grande inaffidabilità politica votando un altro candidato e perseguendo fini tuttaltro che politici. Da queste riflessioni, incontrovertibili sul piano dei numeri e delle testimonianze, è facile dedurre la soddisfazione per un risultato oggettivamente alto e che avrebbe potuto, con la lealtà di tutti, garantire lelezione del consigliere provinciale di centrosinistra in un collegio dove invece risultano eletti due candidati di centrodestra, Angelo Brancaccio e Eugenio Di Santo, ai quali va il mio personale augurio di buon lavoro.
Il sottoscritto, con la lealtà di sempre, continuerà a lavorare per la terra atellana non tradendo affatto le aspettative dei circa 2200 votanti che hanno creduto in me. Ritengo che questo risultato sia la base da cui ripartire senza ambiguità e allargare la partecipazione a forze giovani e nuove che hanno come unico scopo quello di tutelare gli interessi generali della collettività.