Un attacco cardiaco nella notte ha strappato via la vita dell’attrice Zsa Zsa Gabor. A riferire la notizia è stato il sito Tmz. L’attrice, di origini ungheresi, aveva 99 anni e avrebbe compiuto 100 il prossimo febbraio.
Un rappresentante di Zsa Zsa Gabor, Ed Lozzi, ha confermato a Variety la notizia del decesso, avvenuto nelle scorse ore nella sua villa di Bel Air. Negli ultimi anni le condizioni di salute della star di origini ungheresi si erano deteriorate, al punto che da almeno cinque anni viveva grazie al supporto delle macchine.
Nonostante abbia recitato in diversi ruoli, la maggiore caratteristica di Zsa Zsa Gabor era interpretare se stessa, un personaggio vero e proprio, eccentrica a partire dal suo accento. E’ considerata la antesignana delle star da reality tv, avendo fatto della sua ‘presenza’ uno show in se’ e un’arte.
Poco maestra del cinema, ma molto se stessa e sfolgorante di finti meriti da risultare quasi eroica, non era forse una grande artista ma ebbe nove mariti, anzi otto e mezzo. Non ha interpretato grandi film ma ha prodotto una fabbrica di aneddoti e pettegolezzi senza uguali. Non aveva nulla per essere celebre eppure era una vera celebrità, come tutti coloro che sono “famosi per essere famosi”, secondo la storica e fortunata definizione coniata dalla regina delle pettegole Elsa Maxwell.
La lista dei suoi film conta appena 40 titoli fra il 1952 (Moulin Rouge di John Huston) e il 1996 (A Very Brady Sequel), più 17 cineapparizioni nei panni di se stessa, il suo ruolo migliore. L’elenco delle apparizioni tv “notevoli” in compenso consta di ben 88 titoli. Con un’esistenza così indaffarata si capisce che Zsa Zsa abbia scritto non una ma due autobiografie, La mia storia, 1961, e Una vita non è abbastanza, 1991.