CAPUA. Il Centro di Salute Mentale Franca Ongaro Basaglia di Capua, dellAsl Caserta, ha promosso listallazione multimediale Dallannullamentoal recupero delle Identità negate.
Un percorso a ritroso,per immagini, suono e parole che si inaugura il 9 marzo per concludersi il 24 del mese con apertura al pubblico ore 9-13 / 16-20. Lo storico palazzo Ettore Fieramosca da cui prende il nome lomonima via su cui si affaccia, questa volta apre i battenti per ospitare In/Visibili, un percorso spiegano i curatori – che vuole sollecitare tutti i sensi, per farne sintesi e insieme consapevolezza di un passato recente consumato nelle ex strutture manicomiali, delle quali non risulta mai scontata larchiviazione.
Un viaggio, quello di In/Visibili, che nasce da un idea di Antonio Fortarezza, direttore artistico con il contributo di Fausto Mesolella che ha curato le immagini e i video. Liniziativa per lAsl Caserta è stata coordinata dal sociologo Alessio Maione. Linstallazione multimediale vuole riproporre come centrale il tema della persona e dellidentità negata.
Della Persona, – spiegano – si indovina lesistenza, attraverso lassenza. Immagini, suoni, voci, percorsi come fitte percepite senza preavviso. È unassenza che rievoca Identità costrette e nascoste. Ma gli Spazi, a voler vedere oltre, per contrapposizione e attraverso oggetti e scorci, rivelano di corpi, volti, gesti, solitudini, sofferenze, vite non-vissute. Invisibili è un invito a scendere, per breve tempo, dalla superficie della quotidianità fino nellintimo sottosuolo dostoevskijano, che è in ognuno di noi, per riascoltare quegli accordi in cui riconoscersi, e riconoscere lAltro nella sua piena Identità. In Italia, il manicomio nasce nel XIX secolo sulla base di istanze progressiste. Ben presto, però, le funzioni di custodia e segregazione prevalgono su quelle di cura. Solo nel 1978, con la legge 180, si prende atto del suo fallimento e si inizia una cura basata sul recupero dei diritti di cittadinanza dei folli. I servizi di salute mentale nati da quella legge provano a resistere, tra la crisi dei sistemi di welfare e la diffusione di ideologie sfavorevoli alle pratiche di inclusione sociale.
Lallestimento è parte di un percorso educativo e culturale più articolato, pensato in particolare per gli studenti delle scuole superiori, sui temi dellistituzione manicomiale e la cura della sofferenza psichica. Esso comprende la visita dei centri diurni, dei gruppi di convivenza, degli spazi delle cooperative sociali che impiegano persone socialmente svantaggiate e utilizzano beni confiscati alla criminalità e la visita al Museo della Mente (un allestimento interattivo istituito presso larchivio storico dellex Ospedale Psichiatrico Santa Maria della Pietà di Roma).
Levento è patrocinato dal Comune di Capua ed è stato possibile grazie alla collaborazione di alcuni sponsor e associazioni onlus.