Aversa, manca numero legale: stop al Consiglio, rinviati cinque argomenti

di Antonio Arduino

Aversa – Mercoledì, ore 22.42. Il Consiglio comunale si conclude con un nulla di fatto per mancanza di numero legale. Dei 24 consiglieri comunali soltanto sei rispondono all’appello fatto dal presidente Bisceglia dopo uno stop di 15 minuti lasciando in sospeso bene cinque dei dodici punti all’ordine del giorno.

Al di là del l’esito delle votazioni effettuate per le mozioni e i punti all’ordine del giorno esaminati, l’andamento del consiglio comunale ha dimostrato ancora una volta l’incapacità di questa amministrazione, intesa nel suo complesso ovvero maggioranza e minoranza così come ha sottolineato la consigliera del Pd Elena Caterino nel corso di un intervento, di essere incapace di badare ai bisogno della città essendo finalizzata esclusivamente a dare una dimostrazione di forza, da entrambe le parti, senza tener conto delle reali esigenze della cittadinanza. Bisogno dimostrato dai componenti delle varie componenti dell’assise di prevalere nell’assegnazione delle poltrone.

Significativi gli interventi portati sul punto dell’ordine del giorno relativo alle linee programmatiche tracciate in 25 pagine dal primo cittadino De Cristofaro, criticate dai componenti dell’opposizione che le hanno considerate poco soddisfacenti e per niente chiarificatrici di quanto l’amministrazione intenda,  difese dal sindaco che ha sottolineato alcuni degli interventi compiuti dalla sua amministrazione come la  sistemazione dei parchi pubblici, il lavoro fatto per risolvere il problema della movida che in realtà, secondo quanto dichiarato pochi giorni fa dal presidente di Democrazia e Territorio Antimo Castaldo, sarebbe ancora lontano dalla soluzione, l’imminente conclusione dei lavori di casa Cimarosa.

Interventi che in realtà sono il naturale proseguimento di opere programmate dall’ex sindaco Sagliocco, senza evidenziarne altri eventualmente messi in cantiere dall’amministrazione attuale che a circa sei mesi dalla nascita ancora non è riuscita ad affidare il punto di ristoro presente all’interno del Parco Pozzi. La conclusione anticipata del consiglio comunale ha dimostrato, per una volta, che maggioranza ed opposizione possono lavorare insieme.

Alla ripresa dei lavori dopo la sospensione, infatti, non si sono ripresentati in aula ben 18 consiglieri e considerando il numero dei componenti della minoranza questo sta a significare che la maggioranza è stata concorde nel concludere un’Assise, preannunciatasi infuocata, che non poteva sicuramente arrivare fino in fondo avendo ben 12 punti all’ordine del giorno ed iniziando alle ore 16 del pomeriggio.

Paolo Santulli ha chiesto di sospendere il consiglio e per proseguirlo nel giorno successivo, in seconda convocazione. Ipotesi impossibile, come giustamente fatto osservare dal presidente Bisceglia che, a termini di regolamento, avrebbe potuto concedere una sospensione anche di 12 ore ma non il perseguimento in seconda convocazione.

Allora sarebbe stato opportuno votare ed approvare una sospensione di dodici ore che avrebbe consentito di riprendere il consiglio nella mattinata di giovedì. Probabilmente l’esito sarebbe stato diverso e la cittadinanza avrebbe avuto una impressione migliore dei suoi rappresentanti che oggi può ascoltare e vedere grazie alla diretta streaming che mostra impietosamente quando accade in consiglio.

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