Schivo e riservato, lontano dai riflettori da un po’, Raul Bova racconta il suo rapporto con i figli e la delusione, data a questi ultimi, a seguito della fine del matrimonio con Chiara Giordano.
Intervistato dal Corriere della Sera, l’attore, rispetto al suo ruolo di genitore ha confessato: “Non mi metto mai sul piedistallo per far vedere ‘quanto sono bravo’. Cerco di contagiarli con il mio entusiasmo. I due figli più grandi sono venuti alle manifestazioni in favore dei terremotati, ho parlato con loro degli obiettivi benefici come fossero il più bel film della mia carriera, una roba da Oscar. Cerco di comunicargli che non contano solo il denaro e il potere. Certo, come tutti gli adolescenti sono contestatori, ma non demordo e propongo esempi di persone generose, altruiste, contro la corruzione e la sporcizia”.
I figli nati dalle nozze con la Giordano sono tre: Alessandro (16 anni), Francesco (15) e Luna (11 mesi).
Circa all’unione con la madre dei suoi bambini, Raul Bova ha poi raccontaro: “Non nego che per loro (si riferisce ancora ai figli, ndr) sia stato un grande dispiacere e non è facile fargli capire che la famiglia non è solo quella tradizionale. Ci vuole il tempo necessario. Sensi di colpa? Certo, ma invecchiando ho capito che anche le situazioni più negative ti aiutano a crescere. Non ho più paura di dire quello che penso, ho imparato a dire qualche no e non solo dei sì per accontentare tutti. Insomma, a essere accettato per quello che sono nel bene e nel male”.
Intanto, soprattutto i due ragazzi, crescono: ora frequentano il liceo, fanno sport e hanno passioni artistiche: “Il più grande disegna benissimo. Il più piccolo ha una vis comica straordinaria: realizza dei video da scompisciarsi dalle risate. Ma non vogliono fare i raccomandati. Fino a qualche tempo fa, non volevano nemmeno che si sapesse chi era il papà. In altri termini, non vogliono apparire come i figli di”.