Aversa – La voce di una manifestazione di protesta da attuare lunedì mattina per contestare in maniera visibile la modifica del regolamento interno, che sarebbe stata fatta dalla dirigente scolastica senza il parere del consiglio d’istituto, che vieta al personale insegnante di utilizzare l’ampio cortile per il parcheggio delle autovetture (leggi qui), divide i docenti del liceo Jommelli.
“La scelta della dirigente arriva per regolamentare una situazione di disagio esistente da tempo nell’istituto, dove – dicono i docenti contrari alla manifestazione di protesta – per l’alto numero di autovetture esisteva una condizione di sosta selvaggia che era sicuramente responsabile di situazioni di pericolo sia all’uscita scolastica dal momento che gli studenti escono contemporaneamente ai docenti, sia in previsione di una possibile evacuazione dell’istituto per sopraggiunte emergenze”.
Dunque, una scelta obbligata che non giustificherebbe l’attuazione di una manifestazione di protesta dal momento che autorizzare il parcheggio delle autovetture all’interno di un istituto scolastico non è un obbligo di legge, come ricordano i docenti contrari alla protesta.
“Del resto – dicono – le difficoltà che si sono avute fino ad oggi nel parcheggiare e soprattutto nell’uscire dalla scuola in occasione dei consigli d’istituto, per fare un esempio, sono note a tutti. In quelle occasioni, ma non solo in quelle, chi aveva utilizzato l’auto per venire a scuola non sempre ha trovato posto nel cortile ed ha dovuto parcheggiare altrove”, aggiungono i docenti che sperano in una presa di coscienza dei colleghi decisi a contestare il provvedimento della dirigente scolastica.
A sua volta, la preside, come la si definiva un tempo, in occasione di una trasmissione radio diffusa ad Aversa ha motivato la sua scelta indicando proprio le motivazioni relative alla sicurezza espresse dai docenti che sperano di far rientrare una protesta che non avrebbe senso né futuro.
“Il problema del parcheggio – ricordano i docenti – c’è da tempo e non riguarda solo l’istituto Jommelli perché nella stessa zona insistono altre scuole affollate da studenti come il liceo artistico di piazza Fuori Sant’Anna, l’istituto comprensivo di via Ovidio, il plesso materno della scuola elementare di via Linguiti”.
“Di conseguenza, il problema parcheggio c’è e per lo Jommelli non può essere risolto autorizzando le auto dei docenti a sostare in uno spazio che, per garantire la sicurezza, non consente più di 29 posti auto, come indicato nel regolamento. Perciò – concludono – dare il via ad una manifestazione di contestazione non avrebbe senso se non quello di dare man forte ad un sindacalista che per ragioni a noi ignote attacca la dirigente appena ne intravede la possibilità”.