Napoli – I dipendenti del Comune di Napoli rischiano lo stipendio. A lanciare l’allarme è l’assessore al Bilancio di Palazzo San Giacomo, Salvatore Palma. Il motivo è il rischio di pignoramento per oltre centoventi milioni di euro, derivanti dai debiti ereditati dal terremoto in Irpinia del 1980.
Denaro che il commissariato straordinario affidò al cosiddetto Cr8 (Consorzio ricostruzione otto, ndr) e spettanze non pagate dallo stesso commissariato e dalle amministrazioni di diversi colori susseguitesi dopo la fine del commissariamento mettono a rischio le spettanze attuali dei dipendenti di palazzo San Giacomo.
Entro tre giorni la Cassazione deciderà sulla sospensione di questo maxi-pignoramento, che se non dovesse essere congelato potrebbe mettere nei guai tutta la macchina comunale.
“Chiariamo subito un punto – spiega l’assessore – per i prossimi due mesi l’amministrazione è in grado di pagare gli stipendi, poi la speranza è che il problema venga risolto altrimenti potremmo andare in difficoltà”.
Stamane, intanto, sotto Palazzo San Giacomo protesta dei lavoratori di “Napoli Sociale”, gli ultimi che attendono il passaggio in “Napoli Servizi”. Circa una quindicina di loro ha deciso di incatenarsi come gesto estremo. Il motivo? Il demansionamento con contestuale abbassamento dello stipendio.