Abdulgadir Masharipov, il 33enne uzbeko catturato dalla polizia turca, avrebbe confessato le sue responsabilità per la strage di Capodanno, nella discoteca Reina di Istanbul, in cui morirono 39 persone. L’uomo è stato arrestato lunedì sera nel corso di un’operazione nel quartiere di Esenyurt della città turca.
Masharipov avrebbe agito, secondo il governatore di Istanbul, per conto dell’Isis. Si sarebbe addestrato in Afghanistan e conoscerebbe quattro lingue. Sarebbe entrato illegalmente in Turchia per l’ultima volta nel gennaio dello scorso anno, dal confine orientale.
Insieme al 33enne, l’antiterrorismo ha arrestato un cittadino iracheno e tre donne straniere di altre nazionalità, tutti sospetti membri dell’Isis. Il figlio di quattro anni dell’attentatore non si trovava in sua compagnia, contrariamente a quanto riportato dai media turchi.
Diverse armi, tra cui due pistole con i relativi caricatori e una pistola ad aria compressa, sono state ritrovate nell’abitazione dell’uzbeko, insieme a 197mila dollari, un drone e alcune sim card.
50 le persone finora arrestate per la strage di Capodanno, nell’ambito di diverse operazioni che hanno visto l’impiego di circa duemila agenti tra Istanbul, Konya, Smirne e Hatay.