Aversa – “Se la città non avrà una pista di atletica la colpa sarà solo dell’amministrazione guidata da Enrico De Cristofaro che dichiara di voler realizzare l’opera ma non compirebbe fatti concreti perché l’intenzione diventi realtà”. Questo, in sintesi, il pensiero dell’ex parlamentare Paolo Santulli che, ancora una volta, con un intervento personale, proverà a trovare una soluzione alla questione incontrando, nella prossima settimana, il presidente del Coni, Giovanni Malagò, al quale chiederà una intermediazione con il Ministero delle Finanze per tentare di ottenere una proroga al termine del prossimo giugno entro il quale dovrebbe essere dato avvio ai lavori per la realizzazione della pista di atletica.
Un avvio che permetterebbe di non dovere restituire allo Stato il finanziamento di un milione 600 mila euro concesso al Comune per la realizzazione dell’impianto sportivo e restituire al Demanio il suolo, del valore di un milione e 500 mila euro, dato gratuitamente ad Aversa specificamente per quella opera.
Un tentativo estremo che concluderà l’impegno di oltre 10 anni di lavoro paziente fatto personalmente da Santulli per dotare la città di un impianto presente in molti comuni più piccoli di Aversa che non hanno una storia sportiva paragonabile a quella scritta dalla “Atletica Aversana”, società che vanta numerosi campioni di livello nazionale costretti ad emigrare per potersi allenare e gareggiare.
“Purtroppo, l’Amministrazione ha preferito perdere tempo facendo passare due mesi dall’approvazione in consiglio della proposta di chiedere una proroga del finanziamento. Poi – ricorda Santulli – ha posto la necessità di effettuare un controllo geologico del suolo, infine ha dichiarato la necessità di trovare altri 400 mila euro di finanziamento per realizzare una pista ad otto corsie contro quella a sei corsie prevista inizialmente e finanziata in maniera adeguata”.
Difficoltà che hanno allungato i tempi di avvio dei lavori e che non sarebbero state ancora superate dall’amministrazione che, confermando la volontà di realizzare la pista di atletica, aveva nominato il progettista dell’opera e, a settembre, aveva annunciato che per la prima decade di ottobre sarebbero stati pronti il progetto definitivo e la perizia geologica. Siamo a fine gennaio e tutto questo non sembra essere avvenuto, di conseguenza considerando i tempi lunghissimi della Stazione unica appaltante anche se fosse tutto pronto oggi sarebbe impossibile ipotizzare l’avvio dei lavori entro giugno.
Per Santulli, comunque, la soluzione ci sarebbe. “Come ho prospettato all’amministrazione sarebbe sufficiente rinunciare, per il momento, alla pista ad otto corsie dato che Aversa non ospiterà gare di atletica per le Universiadi. In questo modo – dice l’ex parlamentare – sarebbero sufficienti i fondi già in cassa. Inoltre sarebbe necessario sollecitare l’intervento del Prefetto per ottenere una corsia preferenziale presso la stazione appaltante perché effettui la gara velocemente così da poter cominciare il lavoro prima che il Ministero chieda ad Aversa di rendere conto del come è stato impiegato il finanziamento”. “Se al momento della richiesta fossero stati impegnati i fondi è ovvio che non ci sarebbe nulla da restituire”, commenta Santulli.
Un fatto che, forse, potrebbe essere realizzato solo se gli amministratori si impegnassero in prima persona, recandosi direttamente nei posti chiave, senza affidarsi a burocrati e alla burocrazia, seguendo l‘esempio dello scomparso sindaco Sagliocco che così facendo ha impedito la perdita dei fondi stanziati per la ristrutturazione di Parco Pozzi.