Carinaro – La scorsa settimana avevamo interrogato l’amministrazione sulle due assunzioni in corso, questioni che riteniamo scottanti a causa degli enormi danni che ne derivano per Lsu e per i giovani laureati del paese nonché per le gravi zone di opacità che gravano su entrambe le procedure di concorso.
Certi che i nostri “allarmi” non basteranno a far cambiare rotta all’amministrazione, torneremo presto su detti temi. L’argomento politico settimanale, però, è un altro: la sindaca ha effettuato un rimpasto della Giunta, così chiudendo una crisi amministrativa strisciante, dovuta al mancato accordo sulla distribuzione delle deleghe tra gli assessori; sulla miserevole conclusione di tale vicenda, in tutta onestà, avremmo preferito stendere un velo di pietoso silenzio.
Siamo invece costretti a fare qualche riflessione, non fosse altro perché nessun attore politico del paese, a nostro modo di vedere, ha affrontato il vero nodo politico della vicenda.
Dal dibattito che si è sviluppato nell’ultimo Consiglio comunale, ci siamo resi conto che la discussione si è infatti incentrata su aspetti assolutamente irrilevanti per la vita del paese:
1) se dal rimpasto, il gruppo di Lello Sardo, perdendo la carica di vicesindaco, ne uscisse ridimensionato;
2) se Alfonso Bracciano, che aveva sperato di essere il nuovo vicesindaco e che si era subito dimesso con parole al veleno verso la sindaca, per aver ottenuto solo “un contentino”, doveva ritenersi alla fine soddisfatto per aver ricevuto due ulteriori deleghe (Bilancio e Personale) rispetto a quelle che, pochi giorni prima, aveva sdegnosamente rifiutato.
Alla gente non importa granché se gli interessi del gruppo di Sardo e quelli più in particolare di Alfonso Bracciano siano stati, con la conclusione a “tarallucci e vino” della vicenda, più o meno soddisfatti.
Sardo evidentemente sarà soddisfatto di quello che è riuscito a “realizzare” in questi due anni e mezzo ed il giovane Bracciano sarà felice di aver ricevuto il contentino delle ulteriori deleghe del Bilancio e del Personale.
Noi siamo contenti per lui; speriamo solo che sia consapevole delle difficoltà che dovrà affrontare, dei rischi a cui può andare incontro, certi che onorerà l’incarico nel migliore dei modi, approfondendo e governando le materie che gli sono state affidate, non limitandosi solo a leggere in Consiglio le relazioni scritte dai funzionari.
Non possiamo però fare a meno di sottolineare che l’aspetto politico di questa vicenda è ben altro! Dell’Aprovitola manda in pensione la vecchia giunta (la più pagata della storia di Carinaro!) senza neppure sentire il bisogno di fare un bilancio pubblico di metà mandato, suo e degli assessori che manda in pensione, né avverte la necessità di spiegare le ragioni per le quali i nuovi assessori saranno chiamati ad occuparsi solo di materie secondarie.
I cittadini devono sapere che escono dalla Giunta materie come quelle dell’Ambiente, delle Attività produttive e Lavoro, delle Politiche sociali, dei Lavori pubblici, della Cultura e della Pubblica Istruzione – le più importanti della vita di un’amministrazione – per far posto a Sport, Politiche giovanili, Arredo urbano, Pari opportunità, Legalità e Progettazione fondi europei!
Ma si è mai vista, in tutta Italia, una giunta senza nessuna di quelle che sono le materie più importanti? Ci domandiamo: nessuno dei neo assessori era considerato capace di occuparsi di tali materie, prima delegate ai vecchi assessori? oppure, dette materie non sono più ritenute centrali per il prosieguo della vita amministrativa di Carinaro?
La verità è che la sindaca, non ha potuto muovere neanche una pietra, pena il pericolo che l’intero castello, faticosamente costruito per realizzare il sogno di diventare Sindaco, le crollasse addosso!
I neo assessori, pertanto, continueranno a recitare il ruolo di comparse, lo stesso a cui da due anni e mezzo erano stati relegati. Saranno chiamati – per lo più – ad approvare progetti elaborati da altri e dei quali non conosceranno niente.
L’unica importante differenza è che oggi la sedia non la scalderanno più gratis, ma percependo un lauto compenso, superiore a 1100 euro mensili, almeno per i due assessori più giovani.
La domanda è: perché pagare tanto gli assessori-passacarte? Non era questo un buon momento per stringere un po’ la cinghia e, partendo innanzi tutto dalla Sindaca (che gode di un compenso mostruosamente elevato) riportare il compenso degli amministratori al livello almeno di quello delle precedenti amministrazioni.
Evidentemente anche i neo giovani assessori tengono famiglia! Comprendiamo (soltanto da un punto di vista umano, sia chiaro!) la repentina retromarcia del pio Alfonso, al quale ci piace subito lanciare una sfida: “Caro neo assessore al Personale, lo accetti un confronto pubblico con noi dell’associazione Terra Nostra sul tema di queste due assunzioni che la tua amministrazione intende fare”? Scegli pure il moderatore, il luogo ed il giorno! Almeno in questo, quello di facilitare il dibattito pubblico, hai la forza di essere diverso dai tuoi predecessori?
L’associazione “Terra Nostra” – Carinaro