Stava inseguendo il suo cagnolino la 65enne di Giugliano che, all’alba di ieri, è investita e uccisa da un camionista di Cesa, R.R., 39 anni, lungo l’Asse Mediano, nel tratto tra Giugliano e Aversa, in direzione Lago Patria (leggi qui).
La prova è stata data dallo stesso cagnolino, comparso sul luogo della tragedia e accucciatosi davanti ai resti della donna, ridotta a brandelli dalle auto successivamente transitate. Tant’è che i vigili del fuoco hanno dovuto portar via l’animale con la forza.
Intanto, proseguono le indagini della polizia. La donna, residente in via Santa Caterina da Siena, alle prime luci dell’alba, intorno alle 6, aveva perso di vista il suo cagnolino. Così ha cominciato ad inseguirla. Quando l’animale si è infilato lungo la superstrada, lei si è arrampicata sul cavalcavia e a piedi è entrata sulla carreggiata.
A quel punto, forse tentando di attraversare la strada a scorrimento veloce, sarebbe stata travolta dal camionista, che ha proseguito la corsa senza fermarsi, per poi essere schiacciata da altre vetture. Solo dopo circa un’ora qualcuno si è accorto che quei brandelli sparsi sulla strada appartenevano ad una persona, chiedendo l’intervento della polizia.
Verso le 8.30, mentre il traffico era stato bloccato, sul posto è arrivata una coppia: “Nostra madre è scomparsa insieme al cane, forse è uscita per trovarlo”. Da lì l’identificazione della salma.
Trascorsa qualche ora, il camionista di Cesa si è costituito dai carabinieri di Giugliano. Per l’uomo si prospettano le accuse di omicidio colposo e omissione di soccorso. Al vaglio degli investigatori anche la posizione di altri automobilisti che avrebbero schiacciato il corpo della vittima senza fermarsi.