CARINARO. All’indomani della notizia della lettera di minacce inviata al cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, a firma di un fantomatico gruppo “Brigate Rosse Napoletane”, numerosi messaggi di solidarietà sono giunti all’indirizzo del porporato originario di Carinaro.
Un messaggio arriva proprio dalla sua cittadina, da parte di Giuseppe Barbato, consigliere comunale e presidente della Congrega “Sant’Eufemia”. “Abbiamo appreso con grande sdegno l’ignobile minaccia ricevuta dal nostro cardinale Sepe, figlio illustre di Carinaro, persona attiva, dinamica, solidale, affettuosa”, dichiara Barbato. Il cardinale, lunedì scorso, era stato a Carinaro per partecipare alla presentazione del secondo volume di “Immagini e Parole”, libro realizzato dagli alunni della scuola media statale “Giuseppe Petrarca” e sponsorizzato dallo stesso Arcivescovo. “Ricordo il giorno del suo insediamento alla Diocesi di Napoli – racconta Barbato – quando vi fu un tripudio del popolo napoletano e non, dal quale si carpiva che era stato già accettato come loro guida spirituale, grazie alla semplicità, al carisma e alla vasta cultura e intelligenza di cui è spiccatamente dotato”. “Si è poi distinto per gli appelli alla pace all’amicizia e alla fratellanza tra tutti gli uomini di buon senso. Recente è la sua iniziativa con cui ha invitato le persone a consegnare i coltelli in chiesa. Tutto ciò, evidentemente, ha dato fastidio a qualcuno che, con uno spregevole atto intimidatorio, ha tentato di reprimere l’azione incisiva del cardinale”. “Carinaro è vicina a lui – conclude il consigliere – e lo sorregge con costante preghiera”.