Donald Trump ha messo giù il telefono dopo 25 minuti di chiacchiere con il presidente australiano, Malcolm Turnbull.
La telefonata sarebbe dovuta durare all’incirca un’ora ma pare che fra i due il colloquio non sia andato molto bene.
Stando a funzionari americani informati dei contenuti della telefonata citati dal Washington Post, a un certo punto Trump avrebbe riferito al suo interlocutore che quella in corso era la quinta telefonata con leader mondiali che faceva quel giorno, una delle quali con il presidente russo Vladimir Putin.
“E’ di gran lunga la peggiore”, avrebbe detto. Oggetto del contendere l’accordo raggiunto con l’Australia dall’amministrazione Obama per l’accoglienza negli Stati Uniti di 1250 rifugiati attualmente stipati in centri di detenzione sulle isole Nauru e Manus in Papua NuovaGuinea.
Poi in un tweet ha informato: “Ci crederete? L’amministrazione Obama ha acconsentito ad accogliere migliaia di immigrati illegali dall’Australia. Perché? Studierò questo accordo ottuso”.
Aspra conversazione telefonica anche con il messicano Enrique Peña Nieto. Trump, secondo fonti locali, ha minacciato di inviare truppe oltre confine per contrastare la delinquenza che l’esercito messicano non riesce a controllare.
“Avete un sacco di uomini di bad hombres cattivi laggiù. Non state facendo abbastanza per fermarli. Penso che i vostri militari siano spaventati. I nostri non lo sono e quindi potrei inviarli per occuparsene”, avrebbe riferito il neo presidente americano.