CARINARO. Il consorzio tessile-calzaturiero Impreco fallisce e scoppia la delusione. Un progetto che aveva entusiasmato amministratori locali e aveva fomentato le aspettative dei cittadini è andato definitivamente in fumo. Ma c’è chi non ci sta e chiede l’intervento “di tutte le istituzioni affinché si eviti un cimitero industriale”.
Angelo Sglavo, vicesindaco di Carinaro, da sempre impegnato nella questione “Impre.co”, vuole giustizia ma anche chiede un aiuto per chi in quel progetto ci ha creduto. “Chi è responsabile deve pagare. Ma chi è vittima di questa operazione deve essere aiutato ad andare avanti. Il progetto – spiega Sglavo – è nato supportato dalle migliori condizioni di attuazione. Condizioni vantaggiose per il paese. Il fallimento del polo calzaturiero Unica aveva permesso agli amministratori di richiedere tutte le garanzie per evitare un altro flop”. E di garanzie sembravano esserci tutte. “Il finanziamento regionale di 13 milioni per i corsi di formazione finalizzati alle nuove assunzioni avrebbero permesso un grosso passo avanti per superare il problema della disoccupazione, inoltre tutta l’azione consentiva di far emergere i lavoratori a nero e di sradicare questa piaga dal paese”. Ma c’è di più. “Il contratto di programma del 2001 che i proprietari hanno stipulato con il consorzio era vantaggioso per i coloni in quanto assicurava non solo l’assunzione di persone indicate dai proprietari stessi ma garantiva anche vantaggi economici”. Anche per il paese, e probabilmente per l’intero agro aversano, ci sarebbe stata una rinascita economica ed urbanistica. Infatti, era previsto un finanziamento di 20miliardi di vecchie lire per costruire infrastrutture nella zona del polo tessile. Tutto questo sembrerebbe saltato. Ed inutile dunque risulterebbe l’impegno profuso da chi in quel progetto e in quella rinascita ci credeva. Solo il 21 luglio scorso Sglavo, che da sempre discuteva della questione in consiglio comunale per condividere le conoscenze sul progetto e sui suoi avanzamenti, aveva chiesto al nuovo consiglio di amministrazione della Impreco, nella persona di Allucci, la relazione dello stato attuale del programma. La stessa è arrivata al Comune il 22 ottobre scorso. Quella relazione al momento però sembra essere ormai priva di valore.
dal Corriere di Caserta, giovedì 25.10.07 (di Luisa Conte)