Allarme balene in Nuova Zelanda: oltre 400 spiaggiate, 300 sono morte

di Stefania Arpaia

E’ allarme in Nuova Zelanda dove si sta verificando in queste ore una vera e propria strage di balene.

Il cambiamento climatico, le malattie, potrebbero essere alcune cause che hanno spinto oltre 400 balene ad arenarsi sulla spiaggia di Farewell Spit.

Secondo quanto riportano i media locali, in totale sono 416 i cetacei che si sono arenati e 300 di loro sono già morti.

Tantissimi i volontari al lavoro, accorsi in spiaggia, per cercare di salvare circa 90 balene pilota spiaggiate sulla battigia dell’isola. I volontari, residenti e uomini del dipartimento ambientale, hanno formato delle catene umane per passarsi i secchi pieni d’acqua e gettarli sugli animali nella speranza di riuscire, con l’alta marea, a far loro riprendere il mare.

Con questa tattica, sono riusciti nel corso della giornata di giovedì ad avere un successo solo parziale, con circa 50 balene che sono state salvate dopo essere riuscite a tornare a largo. Una novantina quelle tornate a riva.

Non si conosce ancora la causa di questo fenomeno, ma gli esperti hanno informato che si tratta del peggior spiaggiamento di massa dal 1918, quando furono circa 1000 le balene pilota ad arenarsi alla Chatham Islands.

Secondo l’ong Project Jonah, che sta coordinando il salvataggio, non c’è una sola ragione per cui le balene si arenano sull’isola e le possibili spiegazioni vanno dalle malattie alle condizioni meteorologiche estreme.

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Redazione
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