La Cina si oppone ai test balistici e nucleari della Corea del Nord che “violano le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza Onu”, ma invita tutte le parti coinvolte a “esercitare moderazione” e a “evitare provocazioni reciproche” al fine di tutelare pace e stabilità nella penisola coreana. Sulla stessa lunghezza d’onda anche la Russia che ha, a sua volta, sottolineato la necessità di astenersi da azioni che potrebbero far aumentare la tensione”.
La Cina cerca di fare da mediatore nella crisi aperta da Pyongyang. Ufficialmente si oppone ai test balistici e nucleari della Corea del Nord che “violano le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza Onu”, ma invita tutte le parti coinvolte a “esercitare moderazione” e a “evitare provocazioni reciproche” al fine di tutelare pace e stabilità nella penisola coreana: è il commento del portavoce del ministero degli Esteri Geng Shuang, sul lancio del missile a media gittata fatto da Pyongyang, il primo dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.
La Russia, invece, è molto preoccupata per gli ultimi testi missilistici ed esorta tutte le parti coinvolte a mantenere la calma e ad astenersi da qualsiasi azione che possa portare a una escalation delle tensioni nella penisola coreana. Lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo citato dall’agenzia di stampa Ria.
Il Consiglio di sicurezza dell’Onu si riunirà nelle prossime ore in una seduta di emergenza per discutere del lancio del missile a medio raggio realizzato ieri dalla Corea del Nord. Lo rende noto un portavoce della missione ucraina, che questo mese detiene la presidenza dei lavori del massimo organismo Onu, spiegando che la riunione avverrà a porte chiuse alle 17 locali (le 23 in Italia). La seduta di emergenza è stata richiesta da Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti.