Grazzanise – Nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia, i carabinieri della stazione di Grazzanise hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Napoli, nei confronti di 12 indagati gravemente indiziati, a vario titolo, di aver costituito un’associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti nonché di essersi resi responsabili di 230 episodi di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività investigativa, avviata nell’aprile del 2015, condotta attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali e corroborata da servizi di osservazione, pedinamento e riscontro ha permesso di accertare l’esistenza, nel territorio di Grazzanise, di un’associazione per delinquere, dotata di propri mezzi e risorse, finalizzata al trasporto, alla trasformazione, al confezionamento ed alla successiva cessione di sostanze stupefacente del tipo cocaina e hashish nel territorio grazzanisano e dei Comuni limitrofi (Santa Maria La Fossa, Capua, Cancello ed Arnone, Sant’Andrea del Pizzone).
È stato, infatti, appurato che il gruppo si era strutturato in modo tale da sopravvivere anche ai momenti di fibrillazione derivanti da imprevisti interventi delle forze dell’ordine, riorganizzandosi immediatamente senza perdere il controllo del territorio, reclutando nuove leve e rivolgendosi a più fornitori eseguendo metodi alternativi di approvvigionamento in base anche a valutazioni di carattere economico.
Nel corso dell’indagine è, inoltre, emerso che i membri del gruppo evitavano di essere sottoposti a controlli di polizia durante le attività delittuose, al fine di scongiurare conseguenze potenzialmente dannose per l’associazione, attuando veri e propri controlli e passaggi nei pressi della caserma dei carabinieri di Grazzanise, finalizzati ad osservare i movimenti dei militari ed i loro servizi di controllo di natura preventiva o repressiva.
Il gip, concordando con la richiesta di misura coercitiva avanzata dal pm, anche per quanto riguarda la valutazione di sussistenza di concrete ed attuali esigenze cautelari, ha disposto la custodia cautelare in carcere per dieci degli indagati, una misura degli arresti domiciliari ed una del divieto di dimora nella provincia di Caserta.
Custodia cautelare in carcere per: Fabio Bencivenga, 23 anni; Alessio Cantiello, 26; Gerardo Cantiello, 48; Andrea Chiarolanza, 20; Guido Frascogna, 43; Raffaella Frascogna, 45; Aldo Gagliardi, 55; Antonio Gravante, 37; Pietro Petrella, 36; Raffaele Raimondo, 51. Arresti domiciliari per Agostino Maiello, 26 anni; divieto di dimora in provincia di Caserta per Giovanni Gravante, 43.