Pd, Torino: “La nostra sconfitta non è solo merito del Pdl”

di Redazione

Walter VeltroniCARINARO. “Ildeludente risultato elettorale del Pd, specialmente nei comuni dove amministriamo, non può consentire a nessuno di liquidarlo con una semplice alzata di spalle e dando tutti i meriti al Pdl”. Lo afferma Armando Torino, del coordinamento cittadino del Pd.

“Mi sembra una valutazione frettolosa e superficiale. – continua – I risultati arrivano quando si lavora; quando si è convinti e quando si ha continuamente il rapporto con la gente del territorio. Nel mio comune, Carinaro, amministra una maggioranza di consiglieri che ha aderito al Partito Democratico compatta, sindaco in testa. Perciò ci si aspettava anche un risultato più consistente per il Pd. Sono convinto che se tutti gli amministratori avessero profuso in questa campagna elettorale un impegno almeno al 50% di quello che hanno dato per le elezioni comunali di quattro anni fa, il Pd sarebbe uscito da queste elezioni in un modo sicuramente più dignitoso. Quando si aderisce ad un progetto, si riflette su quello che si sta facendo. Si entra a far parte di una squadra, e la squadra funziona se tutti cercano di segnare un goal all”avversario. Se ci sono giocatori che non sentono ancora il senso di appartenenza al Pd, non c”è niente di male a dichiararlo. Nessuno obbliga nessuno. Ma il Pd di Carinaro non può essere quello che ha dimostrato in questa tornata elettorale”.

Torino poi si pone alcune domande: “Gli amministratori che hanno aderito al Pd hanno veramente sposato il progetto sino in fondo? L’altra domanda che ha bisogno di essere analizzata è: E il voto dei cittadini è anche un voto contro l’operato dell’amministrazione comunale?”. “Se l”amministrazione – riflette Torino – non dà risposte adeguate, nessun consigliere, o assessore, pensi di addossare colpe ad altri trovando comodamente un capro espiatorio. Se un gruppo non funziona, bisogna capire il perché. Le responsabilità, in questo caso, non sono di una o due persone, ma sono di tutti. Il Partito Democratico è un progetto politico. E’ un punto di approdo di una transizione mai compiuta dalla prima alla seconda Repubblica. Se ci sono persone che non ci credono, o pensano che il Pd sia solo un autobus su cui salire temporaneamente per ottenere un passaggio, si sbagliano. Di queste persone non sappiamo che farcene. Per loro non c’è posto nel Pd, ed è opportuno fare chiarezza da subito, perché tra un anno c’è la scadenza delle elezioni amministrative. Resta valido il progetto che è nato nel 2004 e che ha ottenuto il 70% del consenso dei carinaresi. Il progetto va rivisto e riparametrato anche con le persone. Gli amministratori devono dare conto ai cittadini del loro operato, degli impegni assunti e di quelli realizzati. Questo è un rapporto corretto con gli elettori e con i cittadini. – conclude Torino – Questo è il partito Democratico che Veltroni ha proposto agli italiani e che anche a Carinaro deve concretizzarsi”.

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