Piacenza – I finanzieri del comando provinciale di Piacenza hanno individuato e catturato, in pieno centro cittadino, un pericoloso latitante di nazionalità albanese, a piede libero da oltre 13 anni. L’uomo, attualmente impiegato in una ditta piacentina di autotrasporti, doveva scontare una pena di 12 anni per una condanna inflitta nel 2004 dalla procura generale di Milano per l’efferato omicidio di un proprio connazionale, seguito dalla distruzione e occultamento del cadavere, nonché per il reato di sfruttamento della prostituzione.
La scorsa serata i militari del Nucleo di polizia tributaria, durante un’attività di pedinamento e appostamento, hanno fermato per un controllo l’albanese, alla guida di un auto di grossa cilindrata. Alla vista dei finanzieri l’uomo, pur non opponendo particolari resistenze, ha mostrato evidenti segni di insofferenza ed ansia.
Subito sono emerse discrasie tra i dati anagrafici attribuiti allo stesso dalle banche dati in uso alle forze di polizia e i documenti d’identità esibiti ai militari, palesemente falsi. Condotto in caserma per gli ulteriori approfondimenti investigativi, gli esami fotodattiloscopici hanno confermato la pericolosità sociale del predetto cittadino albanese e lo stato di latitanza, ormai prolungato nel tempo.
Le successive perquisizioni eseguite sul luogo di lavoro, l’abitazione e le relative pertinenze hanno consentito di rinvenire e sequestrare circa 2,5 chilogrammi di cocaina purissima e 10 chili di marijuana, occultati all’interno di fusti in materiale plastico, bilance di precisione e materiale per il confezionamento della droga nonché numerosi elettrodomestici (lavatrici, asciugatrici, piani a gas), pneumatici e calzature di marca, tutti nuovi e di valore, provento di furto.
Nel corso delle perquisizioni sono stati anche rinvenuti e sequestrati, tra le altre cose, quattro scatole di lidocaina cloridrato, potente anestetico presumibilmente utilizzato per narcotizzare le vittime di furti all’interno di abitazioni private, due pistole, tre caricatori e relativo munizionamento (circa 150 cartucce) oltre a cinque giubbotti antiproiettile, passaporti, carte d’identità, patenti di guida e certificati anagrafici falsi, numerosi cellulari e sim card e uno strumento per la lettura delle carte di credito.
La quantità complessiva di sostanza stupefacente sequestrata, destinata ad essere immessa sul mercato piacentino, avrebbe fruttato un guadagno di circa 700mila euro, mentre la merce rubata, da piazzare a clienti della zona, avrebbe fruttato ricavi per circa 100mila euro.
L’uomo è stato arrestato e condotto in carcere sia per la flagranza di reato connessa allo spaccio di sostanze stupefacenti, sia per lo stato di latitanza. Il proprietario della ditta dove è stata rinvenuta parte della refurtiva è stato denunciato all’autorità giudiziaria per il reato di ricettazione.