Insieme attacca Masi: “4 anni di amministrazione senza risultati”

di Redazione

Insieme CARINARO. “Sono trascorsi più di 4 anni di amministrazione comunale Masi e gli impegni assunti con i cittadini durante la campagna elettorale sono ancora tutti sulla carta, senza risposte”. E’ la sintesi tracciata dall’associazione politico-culturale “Insieme” di Carinaro.

Il neo costituito sodalizio elenca alcuni punti programmatici che ritiene non rispettati dall’amministrazione Masi. Si tratta del Puc (Piano urbanistico comunale – ex Piano regolatore), dell’attuazione dei Pip (Piani Insediamenti Produttivi), della prevenzione e bonifica dei siti comunali inquinati, dei piano commercio, piano traffico e piano colore, dell’ammodernamento e potenziamento della macchina amministrativa comunale, della valorizzazione del ruolo dei lavoratori socialmente utili, del primo rapporto completo sullo stato dell’ambiente e l’istituzione del servizio volontario di guardie ecologiche.

L’associazione Insieme invita “i giovani amministratori comunali (consiglieri e assessori) a porre in essere uno scatto di orgoglio e a trarre le necessarie conclusioni”. “In questi ultimi mesi che ci separano dalle elezioni amministrative, – continuano gli esponenti del sodalizio, rivolgendosi ai componenti della maggioranza – consegnate nelle mani del sindaco le deleghe ricevute e votate in consiglio comunale i provvedimenti giusti, adottati nell’interesse della popolazione. La discontinuità finale è l’unico gesto riparatore che può attenuare le vostre responsabilità rispetto ad un fallimento politico-amministrativo”.

Per l’associazione, “il Comune è retto ormai da un amministratore unico: il sindaco Masi. Quest’ultimo, a fronte della mancata risoluzione dei numerosi problemi che attanagliano la vita dei cittadini di Carinaro, pensa unicamente a calmare le acque agitate all’interno della maggioranza, in vista della prossima tornata elettorale”. Secondo “Insieme”, “ormai è sotto gli occhi di tutti i cittadini di Carinaro che gli attuali ‘ex amministratori gerenti’ si sono rilevati incapaci, non all’altezza del compito e inadeguati al ruolo preteso. La nostra associazione – conclude – ha già scelto di impegnarsi per il bene comune e di stare dalla parte delle donne, dei giovani, dei diversamente abili, dei bisognosi, dei disoccupati, dei lavoratori e dei cittadini tutti”.

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