Caserta – Si è tenuta lunedì mattina la requisitoria al processo sulla gestione degli appalti all’ospedale di Caserta da parte del clan Zagaria, avviato a conclusione delle indagini che il 21 gennaio 2015 portarono a 24 arresti.
15 le condanne chieste dal sostituto procuratore Annamaria Lucchetta: 10 anni per Elvira Zagaria, sorella del boss Michele Zagaria; 5 per l’ex sindaco di Caserta Giuseppe Gasparin, 4 anni per Antonio Maddaloni, figlio dell’ex viceprefetto di Caserta Paolino Maddaloni, 2 anni per Angelo Polverino; due anni per Giacinto Basilicata, 9 per Vincenzo Cangiano, 9 per Orlando Cesarini, 3 per Ottavio Cutillo, 12 per Remo D’Amico,2 per Gabriele D’Antonio, 10 per Raffaele Donciglio, 10 per Domenico Ferraiuolo, 12 per Bartolomeo Festa, 3 per Luigi Iannone, 5 anni e sei mesi per Rocco Ranfone.
Secondo gli inquirenti era assoluto il monopolio su appalti e affidamenti diretti di lavori all’interno dell’ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano” di Caserta detenuto dal clan Zagaria di Casapesenna, sorretto da una fitta rete di collusioni tra appartenenti al mondo della criminalità, della pubblica amministrazione, della politica e dell’imprenditoria (leggi qui i dettagli dell’inchiesta).