Comparone: “Masi fasciato dal suo egocentrismo”

di Redazione

Tommaso ComparoneCARINARO. Le dimissioni di Paolo Sepe e Domenico Barbato “sono la naturale reazione alle prepotenze e all’arroganza nonché alla testardaggine, caratteristiche del dna di Mario Masi.

Questo il pensiero del capogruppo dell’opposizione Tommaso Comparone, sicuro che l’atto estremo dei due assessori di allontanarsi dalla giunta Masi e di passare all’opposizione sia dovuta all’atteggiamento “dispotico” del sindaco, che “non prende atto della realtà perché fasciato dal suo egocentrismo”.

Comparone punta sul Cimitero e sui Pip per spiegare come l’attuale sindaco “sia sordo alle posizioni degli altri”. Per il capogruppo dell’opposizione “il progetto non è piaciuto alla gente e ben pochi hanno comprato cappelle e loculi in quella struttura circolare”. Anche per lui, come per Barbato, “l’area Pip è una cattedrale nel deserto dove è impossibile posizionare gli artigiani e che dunque rappresenta un fallimento soprattutto in questo momento di crisi economica, durante la quale ci sarebbe bisogno di incentivare i piccolo imprenditori e non di costringerli a spese improponibili”.

La colpa, se di colpa si può parlare, è dunque tutta del sindaco. Al contrario i due ex assessori, per Comparone, “sono giovani che lavorano bene e che hanno sempre dimostrato di essere impegnati per il territorio”. Con Sepe Comparone ha già avuto un’esperienza amministrativa e “Barbato è una persona seria alla quale mi lega anche la stessa visione dell’agire politico e amministrativo”.

Dunque, per il capogruppo dell’opposizione, che si presenterà alle prossime elezioni amministrative con una sua lista in qualità di sindaco, sarebbe “un piacere avere l’appoggio politico e attivo dei due ex assessori”. A tal proposito Comparone si dice “lieto della possibilità di poter lavorare con loro” e spera anzi “che, dopo cinque anni in cui hanno vissuto una situazione difficile, possano ancora avere la voglia di impegnarsi e di lavorare nell’amministrazione e nella politica”. “Di certo – asserisce Comparone – nel mio gruppo non ci saranno mai prevaricazioni e non sarà mai mortificato il lavoro delle persone”.

E Sepe e Barbato potrebbero non essere i soli due esponenti della maggioranza a lasciare Masi. Comparone ne è certo e conclude il suo intervento affermando: “Ci sono altre persone che attendono solo l’occasione per allontanarsi da Masi. Io spero che trovino presto il coraggio per farlo”.

dal Corriere di Caserta (lu.co.)

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