Gli rifiutano anticipo del Tfr, operaio minaccia di impiccarsi

di Antonio Taglialatela

carabinieriCARINARO. Il datore di lavoro non gli anticipa il Tfr e lui inscena una protesta eclatante, minacciando di suicidarsi.

E’ successo nel pomeriggio di giovedì nella zona industriale Asi di Carinaro. Un operaio della “Jacorossi”, G.M., 47 anni, residente nel napoletano, ha chiesto all’azienda, finanziata dal governo per le bonifiche dell’agro aversano e del litorale domizio, un anticipo del Trattamento di fine rapporto.

Si tratta di un diritto stabilito dalla legge 297/82, da utilizzare una sola volta nel rapporto di lavoro e in presenza di determinate condizioni, ossia aver maturato almeno otto anni di anzianità di servizio presso la stessa azienda e usufruirne per spese sanitarie o per l’acquisto della prima casa, anche per i figli. Il datore di lavoro, da parte sua, deve versare fino al 70% del Tfr maturato alla data di richiesta e accogliere ogni richiesta fino al 10% del Tfr degli aventi diritto e del 4% totale dei dipendenti.

Evidentemente alcune di queste condizioni mancavano, visto il rifiuto dell’azienda. Ma l’operaio non ha voluto sentire ragioni e, in preda alla disperazione, si è procurato un cappio, è salito su un albero nei pressi dell’azienda ed ha minacciato di impiccarsi.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Gricignano, assieme a vigili del fuoco, vigili urbani ed un’ambulanza del 118. Il maresciallo capo Mauro Nuzzi e il maresciallo Serra hanno iniziato un’opera di convincimento verso l’uomo, che solo dopo diverso tempo ha deciso di desistere. Sceso dall’albero è stato accompagnato in ambulanza presso l’ospedale “Moscati” di Aversa per essere visitato.

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Redazione
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