Aversa: non solo buche, anche pigne pericolose. Ecco cosa “dissangua” il bilancio comunale

di Nicola Rosselli

Aversa – Un incidente provocato da una rete che delimitava i lavori stradali, un tombino che sprofonda al passaggio del pedone, la classica pavimentazione sconnessa sino a giungere al massimo di una grossa pigna caduta da uno dei pini centenari del Parco Pozzi. Quando è appena terminato, in occasione dell’ultima seduta del consiglio comunale, il riconoscimento dei debiti fuori bilanci derivanti da sentenze passato in giudicato a seguito di danni da insidie e trabocchetti stradali, per un’ultima tranche che ammontava 660mila euro, altri casi si stanno formando.

Sfogliando l’albo pretorio del Comune di Aversa, infatti, si scopre che la giunta comunale ha disposto, negli ultimi giorni, la resistenza e la nomina di un difensore (nella persona dell’avvocato dell’Ente, Giuseppe Nerone) per cause dinanzi al giudice di pace e al tribunale di Napoli Nord per diverse richieste di risarcimento. Richieste che, di fatto, se ben lette, rappresentano anche una sorta di mappatura dei punti critici della viabilità cittadina che, conseguentemente, potrebbe essere utilizzata per porre un freno ad una situazione che se è comune a tutte le città di media grandezza, ad Aversa, per i numeri, rappresenta una vera e propria emergenza, come la relazione del presidente della commissione consiliare debiti fuori bilancio Rosario Capasso ha evidenziato.

I casi in questione, gli ultimi in ordine di tempo, sono esemplari. A richiamare l’attenzione e la curiosità è la richiesta di risarcimento per danni ad una vettura provocati dalla caduta, in via Lennie Tristano, di una grossa pigna staccatasi da uno dei pini secolari che delimitano il perimetro di quello che fu il campo profughi ed oggi è il parco pubblico cittadino.

Ad essere contestata anche una rete di delimitazione dei lavori che erano in atto, sino a qualche tempo fa, in via Di Jasi per la ristrutturazione dell’importante arteria cittadina. Rete che sarebbe stata non sufficientemente segnalata.

Particolare anche la richiesta di risarcimento del danno fisico patito da un cittadino che, in via Pastore, ha visto la griglia di un tombino sprofondare sotto i propri piedi mentre passeggiava in quella zona della città, con un’arteria relativamente in buone condizioni. In via Nobel, invece, ci troviamo di fronte ad una richiesta classica di risarcimento danni da insidie e trabocchetti stradali: un cittadino lamenta danni al proprio ciclomotore a causa di una buca nel manto stradale.

Buche nel manto stradale anche in via Porta San Giovanni (unica porta di accesso ancora presente in città), in pieno centro storico cittadino, e in via Caruso, la strada che delimita il campo sportivo ‘Bisceglia’. In entrambi i casi a farne le spese due autovetture rimaste danneggiate.

I sette casi in questione sono solo un esempio di come questo tipo di episodi pesi sul già esangue bilancio comunale. Da danni di poche centinaia di euro si arriverà a liquidazioni per migliaia di euro, tra perizie, spese processuali e interessi. Dalle opposizioni arrivano diverse proposte per cercare di arginare la situazione. Lo stesso Capasso, consigliere comunale di Campania Libera, ha suggerito di inserire nei prossimi capitolati per il rifacimento di manti stradali anche un periodo successivo di manutenzione delle strade oggetto di intervento. Marco Villano, capogruppo consiliare del Partito Democratico, invece, ipotizza la stipula di contratti di manutenzione che escludano eventuali colpe da parte del Comune in caso di incidenti dovuti alle non buone condizioni dei manti stradali.

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