Debora Menale, l’ex fidanzato: “Scrivete le cose giuste”. Il cordoglio via social

di Nicola Rosselli

Gricignano – Numerosi i messaggi di cordoglio per la tragica scomparsa di Debora Menale, la 25enne di Gricignano investita e uccisa da un’auto, all’alba di domenica, a Sant’Antimo, all’uscita da una discoteca (leggi qui).

“Amava il divertimento sano, amava ballare. Debora dopo che per una settimana, come avveniva da anni, lavorava duro, voleva distendersi e lo faceva cercando di divertirsi nel fine settimana. La mia amica si recava presso le abitazioni delle clienti alle quali acconciava i capelli, – afferma una sua amica – voleva divertirsi, ma in maniera sana. La discoteca, il ballo era una delle sue passioni. Era parrucchiera Debora e si impegnava per cercare di rendersi autonoma. Aveva i sogni classici di quell’età con l’aggiunta di un desiderio specifico: sognava di avere un salone tutto suo dopo aver lavorato anche in un coiffeur di Aversa”. “La vita di Debora – ha continuato – è stata dolorosa. A venti anni, cinque anni fa, aveva perso la madre. Ma non si è abbattuta, anche se ha avuto qualche delusione amorosa. A salvarla la sua voglia di vivere, la sua esuberanza. Io l’ammiravo per la sua determinazione. Non credo, ma anche non voglio, che riuscirò a dimenticarla. Era un’amica insostituibile, ha lasciato un vuoto incolmabile”.

“Una ragazza solare, bella, che amava stare con gli amici e divertirsi nella normalità”. Così Luigi Romano, noto barbiere, descrive la giovane venticinquenne che all’alba di domenica è rimasta vittima dell’ennesimo incidente stradale che miete vittime soprattutto tra i giovani, soprattutto nei fine settimana, quando scatta la voglia, legittima, di divertirsi dopo una settimana di studio o lavoro. “Non è possibile – ha continuato il giovane gricignanese – che si possa morire in una maniera così assurda. Spero solo che ci sia una pena esemplare per chi l’ha uccisa senza nemmeno fermarsi a verificare quanto era avvenuto, senza tentare di fare qualcosa, per capire se fosse stato possibile salvarla”.

“Non conosco – ha dichiarato da parte sua il sindaco di Gricignano, Andrea Moretti – direttamente la famiglia che, sebbene viva da anni a Gricignano, pare sia originaria di Trentola Ducenta. Ho chiesto in paese e mi hanno detto che si tratta di una famiglia perbene che ha già subito la perdita della mamma della giovane Debora per un male incurabile. Ora è giunta quest’altra tragedia. Esprimo a nome mio e di tutta l’amministrazione comunale la nostra vicinanza al padre e al fratello in attesa di poterli incontrare”. “Profondamente addolorato per la giovane vita persa in una maniera così tragica, per una tragedia che avviene in una famiglia già provata dal dolore”, si è detto il vicesindaco di Gricignano Andrea Aquilante.

Non vuole parlare, visibilmente colpito da quanto avvenuto, quello che è stato il suo fidanzato e che da qualche tempo non lo era più, anche se stava tentando di riconquistarla. “Vi chiedo solo una cosa: scrivete le cose giuste”, afferma, per poi chiudersi in un mutismo che dice più di tante dichiarazioni, di tante parole spesso inutili.

La tragedia ha avuto anche una vasta eco sui social. Debora ha un suo profilo Facebook sul quale aveva postato foto del suo bellissimo volto. Ora ci sono tanti emoticon, le faccine, con le lacrime o cuori infranti, spezzati dal dolore. Sotto l’ultimo post della sfortunata ragazza di Gricignano che recita “Ti stringo nei miei pensieri perché non ti ho tra le mie braccia”, evidentemente diretto ad un ragazzo che amava, si sono accalcate le testimonianze di amici e conoscenti. Una coetanea, che si firma Na Dya, scrive: “Non trovo le parole…ho un nodo alla gola…il sangue gelato per la notizia…riposa in pace”. Un’altra amica la saluta con uno “Ciao mia gemella”. Jessica Urzillo, tra le sue amiche più care, ha postato sul proprio profilo una foto che la ritrae insieme a Debora con un post: “E poi capita che incontri una persona e non vuoi lasciarla andare più via”.

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