Foggia, chiede il pizzo per pagarsi il divorzio: arrestato

di Redazione

Guido Campanile, 39enne, è stato arrestato per tentata estorsione nei confronti del titolare del ristorante “Grand’Italia” in viale Leone XIII. L’uomo aveva la necessità di recuperare subito 2mila euro per affrontare i costi della separazione dalla moglie. Perciò ha pensato bene di rivolgersi al locale da lui frequentato e gestito da persona di sua conoscenza.

Per convincere la vittima a versare il denaro, Campanile ha esploso alcuni colpi d’arma da fuoco contro la saracinesca del ristorante il 5 dicembre e il 31 dicembre dello scorso anno. Non contento, lo scorso 26 febbraio, ha impugnato la pistola sparando verso l’auto dell’ex moglie per la quale continua a nutrire forti dissapori.

L’attività d’indagine della squadra mobile “gruppo Foggia” ha però stanato Campanile, finito in manette nelle scorse ore per tentata estorsione, danneggiamento e detenzione e porto illegale di arma comune da sparo. Non è chiaro se il ristoratore abbia consegnato a Campanile le 2mila euro richieste, di certo, però, “la vittima non ha mai collaborato con gli inquirenti”, ha rilevato il capo della squadra mobile, Roberto Pititto in conferenza stampa nella questura del capoluogo.

Campanile, come detto, è già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e droga. Venne anche inserito tra i 78 indagati nel maxi blitz “Corona” contro la mafia foggiana ma ne uscì pulito. Non risultano legami diretti con le batteria della “Società”. L’uomo è anche cugino di Gianluca Campanile, il giovane di 34 anni scomparso nel nulla lo scorso 1 dicembre.

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