CARINARO. Dopo il tragico terremoto che ha colpito l’Abruzzo lo scorso aprile, i volontari della Protezione civile di Carinaro, insieme a quelli di Parete, Trentola Ducenta, Aversa e Vairano Patenora, si sono mobilitati per prestare soccorso alle popolazioni.
Dal campo di Poggio Picenze (LAquila) – spiega Francesco Magurno, coordinatore della Pc di Carinaro – sono partite le colonne mobili con frequenza settimanale, segno della grande generosità di questa terra e della preparazione tecnica dei nostri operatori.
Oltre 200 volontari della Protezione civile si sono alternati nelle scorse settimane per fornire supporto operativo presso il campo di Poggio Picenze, dove sono ospitati 300 terremotati, dove il gruppo dellagro aversano ha offerto un contributo fondamentale nella gestione della struttura con mansioni di logistica, manutenzione, collegamento con le istituzioni, collaborazione con il Comune, gestione dei rifornimenti e degli acquisti. I volontari si sono distinti per professionalità e generosità, condividendo con gli sfollati momenti intensi di solidarietà, una spinta in più per continuare lattività di soccorso anche durante i prossimi mesi. Ora il campo di Poggio Picenze è in fase di smobilitazione, a fine ottobre tutti gli sfollati avranno una casa.
Walter Ganapini, assessore regionale alla protezione civile, ha accompagnato lo scorso luglio la colonna mobile numero 25 composta da 50 volontari in partenza per Poggio Picenze, insieme ai dirigenti Magurno e Salvatore DAlterio di Parete. Durante la missione hanno visitato alcuni comuni più colpiti dal sisma, tra cui Onna, dove le vittime sono state 41, e dove sono già partiti i lavori di demolizione e ricostruzione. Unoccasione utile per incontrare le autorità locali, tra cui Silvano Cappesli, sindaco di San Demetrio né Vestini.
Nel corso dei sopralluoghi lassessore Ganapini ha potuto visitare alcune case prefabbricate in costruzione nel territorio comunale e incontrato una delegazione di residenti di Poggio Picenze che, riuniti in un comitato cittadino, chiedono lassegnazione di case in legno nel loro quartiere originario, per non essere decentrati in un altra zona. Ganapini ha condiviso le motivazioni dei cittadini, legati affettivamente al loro paese, e si è fatto portavoce delle loro richieste sia a Guido Bertolaso, capo della Protezione Civile, sia ad Antonio Bassolino, presidente della Regione Campania.