Napoli – I carabinieri di Castello di Cisterna hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip di Napoli, nei confronti di 8 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di estorsioni, spaccio di stupefacenti e detenzione e porto di armi aggravati dal “metodo mafioso” e dalla volontà di agevolare sodalizi camorristici.
Nel corso di indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia partenopea, i militari dell’Arma hanno accertato che gli indagati erano attivi tra i comuni di Somma Vesuviana e Sant’Anastasia e appartenevano a locali gruppi criminali che negli ultimi anni – anche in contrapposizione armata – come dimostrato da “stese” reciproche a colpi d’arma da fuoco – avevano assunto il controllo degli affari illeciti sul territorio. Tra questi, oltre allo spaccio di stupefacenti, sono state accertate estorsioni con metodo mafioso ai danni di imprenditori di Somma Vesuviana e Sant’Anastasia.
In un video investigativo alcuni dei soggetti indagati mettono a portata di mano un fucile a canne mozze. Nelle intercettazioni lo chiamano “il coniglio”, sempre pronto e a portata di mano per intimidazioni o per rispondere ad agguati degli avversari.