Una sparatoria si è verificata, giovedì mattina, in un liceo francese, a Grasse, in Provenza. Uno studente di 17 anni ha aperto il fuoco nell’istituto Alexis de Tocqueville. Almeno 8 le persone rimaste ferite tra cui il preside della scuola. Il minorenne è stato fermato dalla polizia.
Il ragazzo, Kylian, figlio di un consigliere del comune, è entrato a scuola sparando con un fucile a pompa. Fonti di polizia hanno informato che il giovane aveva anche una pistola e due granate. Secondo quanto riportato dal sito del quotidiano Le Figaro “‘le forze dell’ordine hanno disinnescato un ordigno esplosivo preparato con della polvere nera che era stato lasciato all’interno dell’edificio”.
“Non si segue pista terroristica”, ha informato la polizia che crede che il ragazzo abbia agito da solo, senza l’aiuto di nessun complice smentendo così la notizia di un secondo uomo in fuga. Non è chiaro quale sia il motivo che ha spinto il 17enne a fare ciò. Sul posto sono arrivati gli uomini del Raid, i reparti speciali dell’antiterrorismo.
“Nessuno è in pericolo di vita”, hanno fatto sapere i pompieri. Sono tre le persone raggiunte dai colpi d’arma da fuoco: il preside e due studenti. Immediato l’arrivo dei soccorsi che hanno trasferito i feriti in ospedale. Altre 5 persone sono rimaste leggermente ferite fuggendo in maniera concitata dall’istituto.
“Spari e panico totale, come nei film”, ha raccontato un ragazzo che ha assistito alla scena ma che è riuscito a mettersi in salvo. Esclusa l’ipotesi terrorismo, notizia confermata anche dal sindaco della città.
ll padre dello studente, ex militante FN ora passato con i Républicains, in un tweet ha espresso solidarietà per i professori, il preside e i parenti dei ragazzi colpiti. Dure alcune reazioni: in molti lo accusano di aver ignorato le immagini e i messaggi che il figlio aveva postato su Facebook tra cui video di stragi in licei.
Il premier Bernard Cazeneuve ha interrotto la sua visita nel dipartimento della Somme e ha preso un elicottero per recarsi a Grasse. Prevista una riunione d’urgenza con il ministro dell’Interno francese, Bruno Le Roux.