Lettere in redazione: Ticket mensa, massimo prezzo per alunni non residenti

di Redazione

 CARINARO. Un nostro lettore lamenta la decisione della giunta comunale di applicare il massimo prezzo per l’acquisto di ticket mensa per gli alunni non residenti che frequentano le scuole cittadine di Carinaro.

Riceviamo e pubblichiamo: “E’ praticamente assurdo quello che sta succedendo nelle scuole di Carinaro. Il sindaco ha imposto alle famiglie non residenti a Carinaro, dei bambini frequentanti la scuola elementare e materna cittadine, di sborsare, a prescindere dalla condizione reddituale, il massimo prezzo (31 euro) per l’acquisto dei ticket mensa per gli alunni che fanno orario prolungato. Forse, ispirato da qualche ‘senatur’ della Lega Nord, ha in mente un nuovo modello di federalismo fiscale? Oppure vuole selezionare una scuola prettamente ‘carinarese’ destinata ai bambini di Carinaro, escludendo di fatto quelli dei paesi limitrofi come Gricignano, Teverola e la stessa Aversa? Si rende conto che la diminuzione del numero dei bambini inciderà drasticamente sulla determinazione organica del personale docente ed Ata (assistenti e collaboratori scolastici) comportando una riduzione dei posti di lavoro? Qual è il progetto? Far chiudere la scuola elementare? Il tutto nel silenzio assurdo degli esponenti del Pd e della Sinistra Radicale che fanno parte dell’attuale giunta comunale, e del dirigente scolastico, inerme al tentativo di ridimensionamento del suo istituto. Se ci sono politici a Carinaro dell’attuale maggioranza che hanno ancora briciole di aderenza politica alle piattaforme dei partiti a cui appartengono si facciano avanti. Oppure tacciano per sempre ed entrino a far parte del partito di Masi. A proposito qual è?”.

Francesco Mastrono (residente a Teverola)

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