Trasporto abusivo di alunni: controlli serrati della polizia municipale

di Redazione

Mario MasiGiovanni ZampellaCARINARO. Mamme che, in cambio di denaro, affidavano a delle “colleghe” i propri figli per accompagnarli a scuola.

Sarebbe questa l’ipotesi che ruota attorno ai verbali redatti negli ultimi giorni dalla polizia municipale di Carinaro, nell’ambito dei controlli finalizzati a reprimere il fenomeno del trasporto abusivo di alunni.

Dopo le apposite direttive giunte dalla Prefettura, il comandante dei caschi bianchi, capitano Giovanni Zampella, di concerto con il sindaco Mario Masi, ha posto in essere un attento monitoraggio nei pressi della scuola elementare e materna.

Solo che, invece dei classici pullmini abusivi (come i “mitici” Fiat 900 con serbatoio di gas sul tetto che per anni hanno fatto incetta di scolari), gli agenti si sono imbattuti in alcune autovetture decisamente “sovraccariche”: alla guida alcune signore che avevano come passeggeri, oltre al proprio figlio, altri quattro o cinque scolari. A quel punto i vigili hanno elevato multe per eccesso di passeggeri rispetto al limite riportato nel libretto di circolazione.

Ma, come dicevamo, oltre alla mera violazione del codice stradale, ci sarebbe il piccolo business di alcune signore che, per arrotondare alla fine del mese, si fanno pagare per trasportare a scuola dei bambini, cosa che i loro genitori non hanno il tempo (o la voglia) di fare. Questi papà e mamme, però, non calcolano i rischi a cui possono incorrere i figli, facendoli viaggiare come sardine in un’auto, in precarie condizioni di sicurezza e senza una copertura assicurativa. Di chi sarebbero, infatti, le responsabilità in caso di incidente stradale ed eventuali danni a cose o persone, compresi gli stessi bambini?

La solita storia di chi si crede “furbo” ma che, alla fine, è soltanto un sprovveduto. Del resto le alternative ci sono: c’è il servizio di trasporto alunni da parte del Comune, compreso quello per diversamente abili, oppure il sapersi organizzare e accompagnare di persona i propri figli, magari a piedi, per chi abita nel centro, evitando di prendere la macchina solo per percorrere pochi metri e contribuire al blocco del traffico nelle ore di entrata e uscita.

dal Corriere di Caserta (sb) – 14.05.10

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