“Rifiuti, salute e stili di vita”, riuscito il convegno del Wwf

di Redazione

 CARINARO. Il primo convegno “Rifiuti, salute e stili di vita”, organizzato dal Wwf Agro Aversano-Napoli nord e litorale domizio, ha visto la partecipazione di un centinaio di persone nella sala convegni della chiesa di Sant’Eufemia.

A moderare il dottor Francesco Autiero,presidentedel Wwf locale. Presenti il sindaco di Carinaro Mario Masi, insieme ad assessori e consiglieri, e numerosi cittadini del comprensorio. L’apertura dei lavori è stata curata da Sossio Bencivenga, storico attivista volontario del Wwf, che ha recitato una bellissima poesia ambientalista e poi un discorso generale sullo stato di distruzione del nostro ambiente. Si è discusso del problema sanitario legato all’inquinamento da rifiuti tossici e speciali sversati nel territorio dell’agro aversano e nell’area di Giugliano.

Gli interventi prima del dottor Alessandro Gatto (biologo ambientale e presidente del Wwf Campania) e poi del dottor Antonio Marfella (Oncologo e farmacologo dell’Istituto Pascale di Napoli), hanno evidenziato come il problema dell’inquinamento ambientale sia strettamente correlato all’aumento di alcune patologie.

Gatto ha illustrato l’impegno esattamente ventennale del Wwf nell’agro aversano e nell’area a nord di Napoli per cercare di denunciare e frenare il fenomeno dello sversamento abusivo di rifiuti e dello smaltimeto illecito degli stessi (con pratiche pericolosissime come l’incenerimento e lo sversamento in discariche non specializzati di rifiuti pericolosi e speciali).

Marfella, invece si è soffermato sull’analisi dell’incidenza di alcuni tipi di tumori che stanno aumentando esponenzialmente proprio nei territori dell’aversano e del nord napoletano. Questi tumori, ha spiegato Marfella, sono di chiara matrice ambientale, come ad esempio il tumore alla vescica. Il convegno aveva anche il senso di portare qualche proposta operativa per la soluzione anche parziale del problema. In primo luogo è stato distribuito l’opuscolo “Meno e Meglio”, per offrire spunti pratici a tutti i cittadini per iniziare pratiche quotidiane di riduzione dei rifiuti.

Gatto ha concluso con la proposta dell’agricoltura “No Food”, ossia il progetto di riconvertire le zone inquinate dei territori dell’aversano e del giuglianese da agricole per la produzione di alimenti per usoumano e/o animale (Pro Food) verso un agricoltura che non sia più destinata all’alimentazione umana e/o animale (No Food), come ad esempio canapa, lino, cotone, pioppeti, fiori, ecc. per continuare un’economia agricola tentando anche di offrire un parziale inizio di bonifica dei territori inquinati che altrimenti dovrebbero restare incolti ed improduttivi.

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