CARINARO. Ad un anno dalle ultime consultazioni cittadine e allindomani dallultimo consiglio comunale, sospeso per mancanza di numero legale e riconvocato per il 7 luglio, la lista civica Rinascita per Carinaro si spacca in due.
Dei cinque componenti originari presenti tra i banchi dellopposizione, tre, Tommaso Comparone, Domenico Barbato e Pasquale Petrarca, hanno ufficializzato la costituzione del gruppo dellUdc, mentre gli altri due, Domenico DAgostino (ex candidato sindaco) e Lello Sardo, restano saldi ai colori della civica.
Le ragioni del distacco le spiega Comparone: Voglio precisare che resta indiscussa lunità politico-amministrativa in seno allopposizione. La scelta di creare un gruppo ben definito politicamente, nella fattispecie lUdc, risiede nella necessità di identificazione politica da parte nostra. Io stesso, alle ultime elezioni provinciali, sono stato candidato dellUdc nel collegio Aversa 3, era quindi fisiologico creare anche il gruppo consiliare. Il ruolo di capogruppo è andato a Domenico Barbato. Mi dispiace continua Comparone non aver potuto leggere in Consiglio comunale le ragioni della nostra scelta, e soprattutto di non aver parlato dei tanti disservizi che ci sono in città. La piazza che assomiglia ad una gruviera, le opere pubbliche che non si realizzano ed il Puc questo sconosciuto. La maggioranza arranca, e non se ne rende conto.
Fin qui Comparone che, insieme a tutti i colleghi dellopposizione, mercoledì, vedendo assentarsi nel corso della seduta due consiglieri di maggioranza (Turco e Giuseppe Barbato), in aggiunta ad altri due non presenti sin dallinizio (Lisbino e De Chiara), ha deciso di abbandonare laula, determinando linterruzione del Consiglio e la mancata approvazione di altri punti allordine del giorno.
Sulla creazione del gruppo Udc, Domenico DAgostino commenta: Abbiamo deciso di restare fedeli allimpegno preso con gli elettori che ci hanno votato in una lista civica. dice lex candidato sindaco e coordinatore del Pdl, che, in linea con Comparone, precisa: La minoranza resta compatta. Alla domanda su come mai lui, responsabile cittadino del Pdl, non abbia in Consiglio costituito il gruppo del partito di Berlusconi risponde: Chi mi ha votato sapeva che ero segretario cittadino del Pdl, quindi, ora come ora, non serve creare un gruppo consiliare.