Trentola Ducenta, abbattuto fabbricato abusivo in zona Lavinaio

di Redazione

Proseguono le attività di demolizione di manufatti abusivi oggetto di sentenza passata in giudicato, siti in Provincia di Caserta, come da protocollo d’Intesa tra il procuratore generale della Corte di Appello di Napoli e il procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere – volte, in un territorio qual è quello casertano devastato dalle costruzioni realizzate in violazioni di vincoli urbanistici, a riaffermare instancabilmente e con il massimo impegno la legalità.

Nella mattinata di martedì è iniziata l’esecuzione della demolizione di un immobile abusivo, in corso di costruzione, nel Comune di Trentola Ducenta, in località Lavinaio (angolo via Caduti in Guerra/via Lago Lucrino). Si tratta di un manufatto abusivo composto da un unico piano di 170 metri quadrati e da 15 pilastri, costruito in zona agricola, di forte impatto ambientale coperta da vincolo di inedificabilità dal piano regolatore comunale, con vincolo sismico.

L’ordine di demolizione, disposto dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, prevede l’abbattimento del manufatto, l’acquisizione dell’area di sedime sulla quale insisteva le opere edili abusive del manufatto, l’attivazione delle procedure tendenti al recupero delle spese giudiziarie nei confronti del costruttore abusivo condannato con sentenza definitiva, l’integrale applicazione della normativa in tema di sicurezza nei cantieri e recupero dei materiali residuati dalle demolizioni.

“La Procura – fa sapere la procuratrice Maria Antonietta Troncone – intende dare forte impulso alla doverosa demolizione di manufatti abusivi, dando priorità alle opere abusive consentendo il ripristino, per quanto possibile, dell’integrità del territorio, o, comunque, della situazione quo ante. Ciò nonostante, per riaffermare i principi di legalità e giustizia in una provincia in cui a lungo è stata praticata e alimentata invece l’illegalità, è stato consolidato e riorganizzato l’istituito Ufficio Demolizione, con personale di polizia giudiziaria, distintosi per capacità professionale, appartenenti all’Aliquota della sezione dell’Arma dei Carabinieri, ufficio che coordinerà le procedure per le ulteriori demolizioni dei manufatti abusivi insistenti in Provincia di Caserta”.

“L’attività di demolizione, come in genere l’attività di repressione/prevenzione – continua la procuratrice – in realtà, sensibilizza le comunità a un uso del territorio appropriato e rispettoso; le demolizioni trasmettono il segnale inequivocabile che l’abusivismo viene combattuto fino in fondo e che, soprattutto, non conviene. Peraltro, la Procura, nell’individuazione dei manufatti abusivi da abbattere, già da tempo ha definito criteri di priorità, oggettivi e predeterminati, che non rispettino, però, il solo ordine cronologico, ma tengano conto del bilanciamento dei beni/interessi costituzionalmente rilevanti in gioco (il bene/valore dell’ambiente, della salvaguardia del territorio, dell’uguaglianza sostanziale, dell’equità, della ragionevolezza e solidarietà sociale, nonché della funzione della proprietà). Del resto, è importante che il provvedimento ablativo venga percepito come giusta (anche se inflessibile) attuazione della legge”.

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