San Marcellino – Un dipendente del Comune di San Marcellino, di 57 anni, e un commerciante al dettaglio di carni, di 37 anni, sono stati arrestati e sottoposti ai domiciliari, venerdì mattina, dalla Guardia di Finanza. Devono rispondere di usura ed estorsione; reati aggravati dallo stato di bisogno della vittima e ricettazione.
Dall’indagine è emerso che un costruttore edile di Casapesenna – in difficoltà economiche sia per la crisi del settore che per i ritardi dei pagamenti da parte degli Enti locali dai quali si era aggiudicato diversi appalti – per ottenere la liquidità necessaria alla gestione dell’impresa si era rivolto, oltre che alla banche, anche al dipendente comunale, da lui conosciuto come persona dedita alla concessione di prestiti.
Proprio da quest’ultimo il costruttore otteneva un prestito di 56mila euro. Poi, per riottenere la somma, il 57enne di San Marcellino applicava tassi fino al 201%, tanto che la vittima, dietro minacce, versava 77mila euro solo a titolo di interessi, in contanti o tramite assegni bancari.
E qui entrava in scena il commerciante di carni, il quale, pur consapevole della provenienza illecita dei titoli, provvedeva all’incasso degli assegni.