Il vescovo Angelo Spinillo commenta la liturgia del triduo pasquale nell’antichissimo Monastero Benedettino di Aversa intitolato a San Biagio.
Il triduo pasquale, che ci permette di fare memoria della passione, morte e resurrezione di Gesù, si snoda in tre celebrazioni, ma è la narrazione dell’unico sacrificio del Figlio di Dio che comincia nel cenacolo e termina nel sepolcro, trovato vuoto dalle donne in mattino di Pasqua.
“Questi giorni santi sono il centro di tutta quanta la nostra vita cristiana – ci dice il vescovo di Aversa – Ci apprestiamo a vivere i giorni del triduo pasquale nella contemplazione del mistero della passione del Signore, la testimonianza più grande dell’amore di Dio per l’umanità. Il dono più grande che Egli ci ha fatto è qualcosa che non si può spiegare: semplicemente, Dio si è piegato per sollevare l’umanità all’altezza del suo volto, così come un genitore solleva un bambino all’altezza del suo sguardo per poter comunicare con lui”.