Londra – Il premier britannico, Theresa May, in un inatteso discorso alla nazione, ha annunciato a sorpresa l’indizione di elezioni anticipate per l’8 giugno. “La Brexit – ha spiegato – è nell’interesse nazionale, ma gli altri partiti si oppongono”. Secondo i sondaggi la May può contare sul netto vantaggio del suo partito conservatore rispetto all’opposizione laburista, in grado sulla carta di rafforzarla nel cammino verso la Brexit.
Quindi le elezioni anticipate in Gran Bretagna si impongono per far fronte al clima di “divisione” seminato dalle opposizioni laburista, libdem e indipendentista scozzese a Westminster, che rischiano di indebolire il Paese nel negoziato sulla Brexit. “Il Paese vuole unirsi, ma il Parlamento si divide”, sul tema del negoziato con l’Ue.
Il premier conservatore si è poi appellato agli elettori affinché votino i Tory. Theresa May ha ammesso di aver escluso in passato il voto anticipato e di aver di aver preso “con riluttanza” la decisione di andare alle elezioni, ma di ritenere ora che questo sia “l’unico modo per garantire certezza”, assicurando una “leadership forte” al Paese, e condurre in porto la Brexit: “Ne abbiamo bisogno e ne abbiamo bisogno ora”, ha detto. May ha annunciato che mercoledì sarà presentata una mozione alla Camera dei Comuni per andare ad elezioni anticipate. Il provvedimento richiede una maggioranza dei due terzi per essere approvato.
Le linee guida per il negoziato della Brexit, che l’Unione Europea sta varando, non subiranno alcuna variazione dopo l’annuncio del governo britannico. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk. Tusk ha poi rivolto un commento pungente alla decisione delle elezioni anticipate: “Quella della Brexit è una sceneggiatura alla Alfred Hitchcock”. “Prima un terremoto, poi la tensione sale”, ha scritto il presidente del Consiglio europeo su Twitter.
Jeremy Corbyn, leader del partito laburista, ha confermato che il principale partito d’opposizione britannico è pronto ad accogliere la richiesta della May. “Accolgo con favore la decisione del premier di dare al popolo britannico la possibilità di votare per un governo che ponga al primo posto gli interessi della maggioranza”, ha affermato Corbyn in una nota.
I conservatori hanno un vantaggio di 18 punti sul Labour nell’ultimo sondaggio pubblicato da Icm, secondo il sito del Guardian. I Tories sono quindi il primo partito del Regno Unito, con il 44% dei consensi, seguiti dai laburisti al 26%, l’Ukip all’11% e i libdem al 10%. In una rilevazione pubblicata domenica dall’Observer, il margine dei Tories era dato però in calo a 9 punti.
Sulla questione delle elezioni è intervenuta anche la leader scozzese Nicola Sturgeon. “Lottiamo per la Scozia”, ha scritto su Twitter la “first minister”, secondo cui la May vuole portare la Gran Bretagna “a destra”. Non solo: per la Sturgeon i conservatori intendono anche “forzare il Paese attraverso una Brexit dura e imporre tagli maggiori”.