Gricignano, pizzo “made in Ucraina”: tre arresti

di Redazione

Con minacce e violenze hanno tentato di costringere un ristoratore a pagare somme di denaro per poter lavorare in maniera “tranquilla”.

Una richiesta di “pizzo” tutta “made in Ucraina” – considerando che estorsori vittima provengono tutti del Paese dell’Est Europa – alla quale hanno posto fine i carabinieri della stazione di Gricignano, agli ordini del maresciallo Giuseppe Oliva, e della compagnia di Marcianise, guidati dal tenente Luca D’Alessandro, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre ucraini: Andriy Fesiy, 37 anni, Aasilijus Gurenko, di 39, e Sergiy Kostynyuk, 39.

Le indagini, avviate lo scorso mese di febbraio, hanno consentito di accertare l’esistenza del sodalizio criminale. Grazie ai servizi di intercettazione e osservazione, i militari dell’Arma sono riusciti a documentare l’attività estorsiva posta in essere dagli indagati ai danni del loro connazionale, che gestiva un locale a Qualiano (Napoli), e di altri ucraini operanti nel settore degli autotrasporti.

L’indagine è partita da Gricignano poiché uno degli estorsori è lo stesso che, lo scorso novembre, aveva dato input ad un’altra indagine relativa al commercio illecito di sostanze anabolizzanti in palestre del Casertano e del Napoletano (leggi qui).

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