Pompei, il Dedalo di Mitoraj resterà negli scavi per sempre

di Gabriella Ronza

L’arte e la storia non si sono “fatte”, ma si “fanno”, anche e soprattutto nel presente. È questa la riflessione che si sviluppa nella nostra mente spontaneamente dopo la notizia che il Dedalo, in bella mostra vicino al tempio di Venere, dello scultore polacco Igor Mitoraj resterà per sempre all’ingresso degli scavi di Pompei.

“È il simbolo della nostra filosofia, Pompei come luogo del contemporaneo”, sorride soddisfatto il direttore Osanna, annunciando con il ministro Dario Franceschini il regalo che Fondazione Mitoraj e Galleria Contini hanno fatto al sito archeologico.

A maggio si chiude la scenografica mostra dell’artista franco polacco con le 30 grandi statue che da un anno dialogano con le rovine romane, ma come è già successo nei templi di Agrigento e a Pisa, un’opera rimarrà. “Per lui un sogno che si realizza, ne sarebbe felice”, sottolinea accanto al ministro l’amico gallerista Stefano Contini.

Luca Pizzi, che di Mitoraj è stato assistente per vent’anni, conferma: “Anche quando era alla fine, in ospedale a Parigi, il maestro si struggeva per il progetto della mostra a Pompei, mi chiese di tornare subito a Pietrasanta per occuparmene”.

Mitoraj, infatti, fu colpito da una dura malattia che lo ha portato alla morte il 6 ottobre 2014, non permettendogli di vedere un suo grande sogno realizzato: le sue statue tra le rovine romane. “Eppure aveva immaginato tutto – insiste l’assistente – aveva pronto da anni un progetto preciso che era stato bloccato dopo il crollo della Schola Armaturarum”.

IN ALTO IL VIDEO DELL’INAUGURAZIONE COL PRESIDENTE MATTARELLA

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