Legittima difesa, il relatore della legge: “Via la parola notte”

di Redazione

“Non servirebbe togliere la parola ‘notte’, ma se è l’elemento per cui si deve fare una campagna elettorale contro, allora la togliamo” dalla legge sulla legittima difesa. Lo ha detto David Ermini (Pd), relatore del provvedimento alla Camera, aggiungendo: “Come giustamente mi ha detto Renzi, la percezione dei cittadini deve essere di completa sicurezza e quindi dobbiamo essere disponibili a correggere il testo”.

“Che la cosa si era messa male dal punto di vista della comunicazione e della percezione me ne sono accorto ieri mattina. Renzi è molto più bravo di me e di noi e ha capito che quello che era uscito non era il testo di legge ma era una locuzione che, sì, poteva dare luogo a battute e a scherzi, ma veniva percepita come se la legittima difesa fosse possibile solo di notte”, ha spiegato Ermini durante un’intervista a Omnibus.

“Dopo aver parlato con Matteo mi sono reso conto che aveva ragione. La percezione era completamente stravolta, tutti, anche i grandi giornalisti, avevano capito una cosa che non è nel testo. Quindi siamo disponibili a correggere, a togliere, a modificare questa locuzione per dare anche la percezione di una legge equilibrata che specifica e non stravolge”, ha aggiunto. “La notte – ha precisato – è una tipica locuzione che si usa nei testi legislativi per rappresentare una situazione di minorata difesa, poi c’è un ovvero che spiega che include anche altre circostanze che fanno riferimento a tutta l’intera giornata.

“Le ore notturne erano presenti anche nel testo di Fratelli d’Italia, nell’emendamento Lupi-Marotta che è stato votato da Forza Italia – ha osservato il relatore della legge -. Inoltre l’emendamento aggiuntivo con cui abbiamo rotto con il centrodestra unito nel comitato dei nove, l’emendamento Molteni, non prevedeva la soppressione della locuzione ‘notte’ ma chiedeva una presunzione di rapporto di proporzionalità e attualità. Quindi era noto a tutto il Parlamento come era scritto il testo”.

“Matteo Renzi insegue voti. Che siano quelli del popolo o di Forza Italia. Il problema della legittima difesa è la scarsità di poliziotti e giudici”. E’ quanto ha scritto su Twitter Danilo Toninelli, responsabile riforme del M5s.

Sulle dichiarazioni di Ermini è intervenuto anche il leader della Lega, Matteo Salvini. “Un parlamentare del Pd – ha affermato – annuncia che toglieranno le parole ‘di notte’. Chissà cosa metteranno adesso… Ci si può difendere dai ladri solo ore pasti, oppure in tarda mattinata nei giorni dispari, oppure nelle notti di luna piena o forse il giovedì ma solo se non piove. Renzi, Alfano e Boldrini, non fanno un cervello in tre”.

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