Dopo il grande successo del Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo a Singapore con Giselle, la Compagnia del Massimo napoletano torna ad esibirsi in sede, con un balletto in prima assoluta, Alice in Wonderland in scena per sette recite, da domenica 14 a giovedì 25 maggio, in una nuova produzione che si avvale delle scene di Andrea Tocchio, i coloratissimi costumi di Simona Morresi, le proiezioni di Sergio Metalli, in una nuova versione coreografica, firmata da Gianluca Schiavoni.
Il balletto, in due atti, ha una genesi moderna ed è stato concepito, in questa creazione, per musiche di Tchaikovsky e Aram Ilich Khachaturian non destinate originariamente a questo soggetto. Sul podio, a dirigere l’Orchestra del Teatro di San Carlo, il maestro Alberto Nanetti.
Nei panni della protagonista Alice si alterneranno l’étoile spagnola dello Stuttgart Ballet, Alicia Amatriain (prima e seconda recita, 14 e 16 maggio), e Luisa Ieluzzi, talento della compagnia stabile.
L’inafferrabile Bianconiglio sarà interpretato da Salvatore Manzo, il Fante di Cuori da Alessandro Staiano, Anna Chiara Amirante sarà la perfida Regina di Cuori, Carlo De Martino danzerà il ruolo del Cappellaio Matto mentre il simpatico Brucaliffo avrà il volto di Edmondo Tucci.
Sarà il Corpo di Ballo dunque, a far rivivere in sala l’atmosfera magica e surreale che ha visto Napoli trasformarsi nel ‘paese delle meraviglie’, sabato 6 maggio, grazie ad un flash mob organizzato dal Teatro di San Carlo, per far rivivere in città la storia della sognante Alice, in una manifestazione da Piazza del Plebiscito a Chiaia, che ha coinvolto migliaia di turisti e passanti e ha reso l’entusiasmo di tutti i partecipanti in una coloratissima festa con decine e decine di figuranti in costume e una banda musicale composta dai ragazzi del Liceo Alfano I di Salerno.
Questo legame con Napoli, in suggestioni non casuali, emergerà sia nella coreografia che nelle proiezioni, dove ritorneranno esplicite citazioni alla Città di Partenope.
Il legame tra il mondo fantastico di Alice e la città borbonica è stato più volte affrontato dall’artista napoletano Lello Esposito, del quale, per tutta la durata del balletto, verrano esposti dei lavori, lungo ‘il passaggio delle carrozze’, opere che traggono ispirazione dai disegni originali di Lewis Carroll, che Lello Esposito ebbe modo di osservare e rielaborare alla British Library di Londra.
Inoltre ricordiamo il premio della traduzione del romanzo in dialetto napoletano ad opera di Roberto D’Ajello, con prefazione di Stefania Tondo e una metamorfosi artistica di Lello Esposito, oltre e gli studi su questo capolavoro della narrativa per l’infanzia, a cura di Stefania Tondo.
IN ALTO IL VIDEO DELLA PRESENTAZIONE