Intervista a Carlo Luongo, presidente di “Atella 2000”

di Redazione

 SANT’ARPINO. Dopo i successi riscossi con la IV edizione del Torneo di calcetto brasiliano “Golden Baby” il presidente dell’associazione “Atella 2000” di Sant’Arpino, Carlo Luongo, racconta come è nata la manifestazione sportiva di cui lui è ideatore ed organizzatore.

Come è nata l’idea di un torneo di calcetto brasiliano per i ragazzi? Il torneo nasce per consentire la più ampia partecipazione allo sport più amato, popolare e diffuso del mondo. E’ giusto che anche i bambini e i ragazzi in età scolare tra i 6 anni e i 14 anni possano avere la possibilità di praticarlo gratuitamente, in contesti sicuri e formativi.

Come è avvenuta la scelta del mese: settembre e non la piena estate? Durante l’estate, appena chiusa la scuola, già il Codi e la Parrocchia di S.Elpidio programmano una serie di iniziative per i ragazzi, lasciando privo di attività il periodo di settembre antecedente la ripresa didattica. In tale periodo, dopo le vacanze estive, i ragazzi si trovano senza alcun impegno per il gioco ed il tempo libero. Il dopo-estate, anche per i genitori, era diventato un periodo triste che andavo colmato con la nostra iniziativa. E poi siamo stati sempre fortunati per le condizioni atmosferiche.

Come ha risposto la popolazione? Ci sono iscrizioni o bisogna pubblicizzare? Quest’anno, ormai dopo quattro anni, il torneo è diventato un evento molto atteso dai ragazzi, che con il semplice passaparola sono arrivati a circa 200 iscritti. In pochi giorni e nel mese di agosto, dal 3 al 25, siamo stati costretti a chiudere le iscrizioni e a rifiutare oltre 50 partecipanti per carenze logistiche. Questo ci ha caricato di soddisfazione ed entusiasmo.

Come si svolge il torneo? Il calcetto brasiliano ha delle regole ben precise. Si organizzano, in base all’età, 16 squadre divise per 4 categorie: Pulcini, Piccoli Amici, Esordienti e Giovanissimi. Ogni squadre nell’arco di una settimana gioca almeno 4 partite. Il clima di festa e di sana competizione che si respira giova ai piccoli ma anche ai grandi che numerosi seguono le sfide dei figli.

Come si sostiene l’iniziativa? L’intera organizzazione è garantita da numerosi volontari. Quest’anno sono stati impegnati 20 unità. Ogni partecipante viene dotato, senza alcuna spesa, di un completino per il gioco (maglietta, pantaloncini e calzettoni). La peculiarità dell’iniziativa è la totale gratuità della partecipazione, proprio per consentire una totale integrazione sociale per le utenze deboli ed economicamente disagiate. Tutto ciò è possibile grazie a numerosi sponsor privati, che, quest’anno, hanno visto il loro marchio su ogni squadra. Una minima parte è sostenuta da un contributo pubblico.

La popolazione come ha risposto? Ogni sera, il parco giochi “G. Rodari” era gremito. Una folta presenza di genitori, familiari ed amici degli atleti in campo, oltre a numerosi cittadini hanno fatto da cornice ad un vero calcio-spettacolo. L’ingenuità e la freschezza dei giovani atleti ha trasmesso, infatti, divertimento e forti emozioni. E’ stato bello vedere che tra amici di squadra si sorrideva anche per un autogol. E poi che dire della diligenza dei piccoli giocatori nel rispetto delle regole di gioco e dell’avversario? Insomma davvero tante belle emozioni quelle vissute dai ragazzi e dai loro tifosi, che quest’anno sono giunti anche dei paesi limitrofi come Cesa, Succivo, Gricignano, Orta di Atella, Sant’Antimo e Frattaminore. Con l’occasione mi permetta di ringraziare a nome dell’associazione gli sponsor e l’amministrazione comunale per l’uso del parcheggio del parco giochi, ed in particolare i 20 giovani volontari con l’amico Lello detto “sprint”: Cicala Logistica, Filo d’oro, Caffetteria D’Ambra, Ceramica Artistica Atellana, Carrozzeria Del Prete, Esposito Assicurazioni, Oliva Motors, Mediterranea 2000, SMA Campania – Gruppo Intini, Hi Tech 2000, Eddieff, Elba Imballaggi, Greed’s Garden, Carthusia, Edil Spuma, Junio Plastic, All Bags, dott. Geol. Luongo A.

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